Omicidio Sharon Verzeni, la verità potrebbe emergere dai conti bancari: “Ci sono dei versamenti molto…”
Queste transazioni avrebbero creato tensioni con il compagno, Sergio Ruocco, con cui Sharon Verzeni era legata da oltre 13 anni.
Si sta brancolando nel buio, a quanto emerge dalle indagini ormai giunte a quasi un mese di distanza dall’omicidio della 33enne Sharon Verzeni. Tanti testimoni e, talvolta, nessuno davvero utile, neanche le telecamere. Sospettati che emergono e poi vengono scagionati, persone ascoltate che cambiano la propria versione poco tempo dopo. Sembra davvero un caso molto difficile da risolvere.
Dunque, non possono che proseguire le indagini sull’omicidio della 33enne accoltellata nella notte del 30 luglio. Sharon Verzeni stava camminando da sola lungo via Castegnate quando è stata sorpresa da qualcuno che, come ha detto lei stessa nella breve telefonata alle Forze dell’ordine, l’ha colpita con un coltello più volte.
Le ricerche si stanno concentrando anche sui movimenti bancari della vittima, dove sono stati rilevati recenti versamenti di denaro a Scientology, un’organizzazione molto famosa, con una fama non troppo positiva, alla quale Sharon Verzeni aderiva da poco tempo. La donna era stata introdotta all’oragnizzazione dai suoi datori di lavoro del bar pasticceria Vanilla di Brembate.
Secondo alcune voci, queste transazioni avrebbero creato tensioni con il compagno, Sergio Ruocco, con cui Sharon Verzeni era legata da oltre 13 anni. La famiglia di Sharon, però, smentisce fermamente queste speculazioni: “Erano una coppia affiatata, stavano pianificando il matrimonio per l’anno prossimo. Non hanno mai avuto seri litigi”. Eppure queste spese per quella che da molti viene definita una sorta di “setta” ci sono, sono verificate e fanno emergere un certo alone di mistero ulteriore.
Nonostante ciò, gli inquirenti continueranno oggi a interrogare potenziali testimoni e a esaminare i filmati delle telecamere di sorveglianza. Si spera ancora di identificare le persone riprese tra la mezzanotte e le 00:52. In particolare, si sta cercando di capire chi sia l’uomo in bicicletta che si allontanava da via Castegnate nei minuti immediatamente successivi all’aggressione. Sembra essere lui il soggetto sospetto di particolare interesse per gli investigatori.
Terno d’Isola, il piccolo comune in provincia di Bergamo teatro dell’omicidio, è sorvegliato da oltre 50 telecamere. Nonostante un mese di indagini, nessuna di queste ha ancora mostrato immagini dell’assassino di Sharon Verzeni. Il killer, dunque, resta ancora ignoto proprio perché, forse, ha intenzionalmente evitato i 60 “occhi” disposti lungo gli 800 metri di strada dove è avvenuto il delitto.