Omicidio Vannini, torna a parlare Martina Ciontoli: “Non capivo nulla”
Martina Ciontoli torna a parlare dell'omicidio di Marco Vannini, dopo anni la lunga lettera su quella serata
Marco Vannini è stato ucciso la notte del 18 maggio del 2015, dopo tanti anni la ferita è ancora aperta e le ricostruzioni giudiziarie hanno sentenziato che a sparare il colpo fatale è stato Antonio Ciontoli, padre di Martina Ciontoli, al tempo fidanzata della vittima.
Proprio oggi, a qualche mese dalla sentenza finale, Martina Ciontoli è tornata a palare di quella tremenda notte. La ragazza aveva 19 anni e ricorda quella notte come un “incubo terrificante”.
A distanza di sei anni, anche il fratello, Federico Ciontoli ha rotto il silenzio e concorda con la sentenza dei giudice: è giusto che il padre paghi per quel che ha fatto, ma i fratelli non vogliono che si pensi che dietro a quella tremenda notte ci sia stata premeditazione e complicità.
Martina Ciontoli ribadisce che si è trattato di uno scherzo e si professa ferita di chi l’ha descritta come una persona fredda, senza scrupoli ed incapace di provare sentimenti. La giovane, ad oggi infermiera, sostiene di non riuscire ancora a toccare l’argomento:
Da anni non riesco a parlarne. Con nessuno. Neanche con chi mi è più vicino. A volte non so comportarmi… a volte sono fuori di me. Come se il dolore sia troppo forte per essere spiegato, per essere capito… A volte mi sembra di non poter comprendere io stessa l’inferno che ho vissuto. E che vivo. Cosa provo nei confronti di mio padre. Cosa ho provato e provo per non aver potuto piangere la perdita di Marco insieme a Marina e Valerio che per me erano come una seconda famiglia.
Proprio di non aver chiamato i genitori di Marco all’istante la ragazza si pente, ma sostiene di esser stata influenza dal giudizio del padre che al tempo sosteneva che il ragazzo non avesse niente. Poi parla del carcere:
Non ho mai davvero pensato al carcere…neanche come ipotesi…nel mio futuro…di fronte alla consapevolezza della verità. Mi sto rendendo conto che fra poco probabilmente per come sono andate le cose…per quella che è stata la realtà costruita, dovrò confrontarmi con questa possibilità…e non so se sono in grado”.