Omicidio Willy, le parole di Mario Pincarelli dal carcere: “Sono a posto con la coscienza”
Le dichiarazioni di Mario Pincarelli dal carcere: uno dei quattro ragazzi accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte
Mario Pincarelli, uno dei quattro ragazzi accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ha lasciato una dichiarazione dal carcere, riportata sull’Adnkronos. Il ragazzo ha voluto dire di quanto si senta bene con la propria coscienza, perché sa di non aver ucciso il ragazzo di 21 anni.
Sto a posto con la coscienza, non ho ucciso Willy. Ho scritto una lettera ai familiari, mi dispiace ma non sono stato io. Non ho ucciso io Willy, ho dato solo una pizza quando mi hanno dato una spinta. Tutti sbracciavano e mi ci hanno fatto cadere sopra. È stato in quel momento che l’ho colpito con uno schiaffo. Se avessi dato i pugni, gli anelli avrebbero lasciato i segni. Spero che la verità venga fuori, Willy deve avere giustizia.
Nel suo lungo racconto, Mario Pincarelli ha poi dichiarato di non sapere chi sia stato ad uccidere Willy, poiché si trovava di spalle. Ma si è detto certo che nessuno degli altri 3 ragazzi, Marco, Gabriele o Francesco, volesse arrivare alla tragica morte di Willy.
Willy non aveva fatto niente a nessuno, neppure lo conoscevano, nemmeno io lo conoscevo. Mi sono trovato in mezzo agli impicci.
Il ragazzo accusato dell’omicidio di Willy, si è poi rivolto ai genitori del ragazzo, spiegando di non essere riuscito a dire loro tutto ciò che voleva durante l’udienza. Si è detto dispiaciuto e comprensivo davanti al loro immenso dolore.
Ai genitori di Willy voglio dire ancora una volta che mi dispiace per tutto quello che è successo, so che il loro dolore è grande. Lo vedo negli occhi di mia madre, ed io sono ancora vivo, in carcere ma vivo. Willy è morto. Qui dal carcere ho scritto più lettere alla famiglia di Willy, dove ho cercato di stargli accanto, di fargli sentire il mio dispiacere per la vicenda, ma dicendogli da sempre che io non ho ucciso Willy. Se fossi io il responsabile, lo ammetterei.