“Ora è ufficiale: aperta un’inchiesta”, le parole di un superstite: fumo e..

La tragedia di Suviana ha acceso i riflettori sulla sicurezza degli impianti industriali e sul tema della sicurezza sul lavoro.

“Non è il momento delle accuse, ma dei soccorsi”, diceva ieri sera il governatore della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, visibilmente scosso dal dramma. Ma adesso che l’incidente della centrale idroelettrica di Suviana diventa sempre meno misteriosa sulle cause e sull’accaduto, si apre lo scenario per le indagini.

Esplosione della centrale di Suviana, la procura indaga per disastro e omicidio colposo

La tragedia ha sconvolto l’Italia. L’incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, ha causato il decesso immediato di tre persone e il ferimento in modo grave di altre cinque. Risultano ancora quattro i dispersi dell’esplosione che ha coinvolto le profondità dello stabilimento.

La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore capo Giuseppe Amato e dal pm Flavio Lazzarini. L’obiettivo è di accertare le cause dell’incidente e di individuare eventuali responsabilità dietro questo evento doloroso per molte famiglie, originarie da mezza Italia, e tutta la comunità bolognese.

Le prime ipotesi investigative escludono ogni coinvolgimento o un qualsiasi cedimento della diga. Al momento, però, resta molto difficile parlare di “dinamica” dell’incidente. La Procura sta acquisendo tutti gli elementi utili per ricostruire nell’interezza l’accaduto. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna Calogero Turturici aveva detto ieri:

L’incidente si è verificato sotto il livello dell’acqua: c’è parecchio fumo, fatichiamo e entrare nei locali. Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature. […] In quei piani c’erano i trasformatori. Le cause non le sappiamo. Servirà una testimonianza di chi era sul posto. I locali ora sono sommersi dall’acqua. Se non si mette a disposizione per le indagini il luogo dell’incidente è difficile ipotizzare una determinata tipologia di scenario o un’altra.

Le parole di un superstite


A parlare è uno dei superstiti Pierfrancesco Firenze, preziose le sue parole: “Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo”. E la moglie, Emilia Ferdighini ha raccontato: ”Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio. Era un po’ sotto choc: si conoscono un po’ tutti qua”

Esplosione della centrale di Suviana, la procura indaga per disastro e omicidio colposo

Le operazioni di ricerca e soccorso sono rese difficili dall’acqua che continua a invadere i locali. I Vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente per recuperare le persone disperse e per mettere in sicurezza l’area. Purtroppo le operazioni attuali sono considerate dagli addetti ai lavori di mero “recupero” dato che le speranze di trovare superstiti sono molto remote.

La tragedia di Suviana ha acceso i riflettori sulla sicurezza degli impianti industriali e sul tema della sicurezza sul lavoro. L’impianto aveva ricevuto delle segnalazioni sulle misure di manutenzione che sarebbero state necessarie. Sulla questione delle vittime sul lavoro si è espresso il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dichiara in merito:

Già nel 2022 la nostra organizzazione aveva segnalato attraverso i propri rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell’impianto. La Uil ha il compito di tutelare i propri delegati, i propri rappresentanti per la sicurezza e i propri iscritti e, se fosse necessario, si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso.