Orrore all’asilo nido: bimbi maltrattati, “venivano lasciati al freddo”
È accaduto a Torino: in manette due donne.
Ennesimo caso di maltrattamento in un asilo nido. Stavolta è accaduto a Torino dove sono state arrestate due maestre, accusate di maltratamenti su bambini dai 3 mesi ai 3 anni.
Le indagini, come si apprende dall’ANSA, hanno appurato che le due donne, entrambe di origine italiana, iniziali Simona Taberna di 37 anni e Francesca Mussino, avevano allestito in una mansarda un asilo nido privato senza la presenza di riscaldamento.
Le maestre, tra l’altro, accoglievano un numero di bambini superiore a quello stabilito e li lasciavano piangere per ore per la fame o per il sonno, strattonandoli e portandoli con sé a fare commissioni. Inoltre, è stato appurato che, in alcuni casi, i bambini venivano chiusi in una stanza da soli.
La Produra di Torino ‘Guardia Fasce Deboli’ ha contestato il reato di maltrattamenti continuati in concorso, aggravati dalla minore età delle vittime. Le irregolarità nella gestione dell’asilo nido sono emerse dallo scorso novembre, anche grazie al supporto delle intecettazioni telefoniche.
Ad avviare l’indagine della Procura – come si apprende da La Stampa – è stata la denuncia di una collaboratrice, prima di cambiare impiego dopo aver lavorato un anno alle dipendenze dell’asilo privato, ha deciso di accusare le due educatrici elencando una serie di maltrattamenti e comportamenti illegali.
La donna ha raccontato: “I bambini vengono lasciati al freddo, perché non alzano la temperatura dei termosifoni. Non li fanno dormire quando vogliono, ma li tengono svegli. I piccoli a volte vengono rinchiusi in una stanza. Lasciano che i piccoli si scambino i ciucci senza controllo. Per pulire i loro nasi usano un solo fazzoletto. Così i bimbi si ammalano e loro risparmiano sui costi di gestione, perché le rette erano già state pagate”.
Annagrazia Calabria, deputata di Forza Italia al Parlamento, ha affermato: “Ancora violenze inaccettabili. Grazie alle Forze dell’Ordine per il prezioso lavoro ma auspichiamo che si arrivi presto all’approvazione della legge a mia prima firma per installare sistemi di video sorveglianza. La protezione dei più deboli è il pilastro di un Paese civile”.