Ospedale di Borgo Trento a Verona, bimba colpita da Citrobacter non potrà camminare
Bimba colpita da Citrobacter all'ospedale di Borgo Trento non potrà mai muoversi e camminare
Diagnosi terribile per una bimba colpita da Citrobacter dopo la nascita all’ospedale di Borgo Trento a Verona. I genitori hanno deciso di denunciare la struttura sanitaria dopo che la loro piccola è stata infettata, come molti altri bambini, alcuni anche deceduti, da questo batterio. La neonata non potrà mai camminare in vita sua.
La Procura di Verona ha ricevuto diverse denunce per il caso di neonati colpiti da Citrobacter nell’ospedale Borgo Trento della città.
L’ultima è quella di una coppia padovana che hanno dovuto affrontare una diagnosi tremenda per la loro bambina: non potrà mai muoversi o camminare
I genitori della bambina nata nell’ospedale della donna e del bambino di Verona, infatti, hanno deciso di sporgere denuncia. Quando la loro piccola è nata, come un altro centinaio di neonati, è stata infettata dal batterio in ospedale. E a causa di questa infezione non potrà più muoversi.
La coppia ha spiegato che la bambina ha riportato gravi danni motori e cognitivi. Secondo quanto riferito dai medici che l’hanno in cura, le probabilità che in futuro non possa camminare e muoversi sono altissime. Oggi la piccola ha solo 5 mesi.
I genitori, originari di Padova, avevano scelto la struttura veronese perché considerata un’eccellenza.
E anche perché, avendo partorito in piena emergenza sanitaria, quello era un ospedale dove affrontare tranquillamente il parto, visto che offriva i migliori servizi per la mamma e la piccola.
Bimba colpita da Citrobacter all’ospedale di Borgo Trento, non è un caso isolato
Il caso di questa coppia che ha deciso di chiedere giustizia e di conoscere la verità, rivolgendosi alla magistratura e pretendendo che non siano fatti sconti a nessuno, non è isolato.
Il batterio killer dal 2018 al 2020 ha causato la morte di quattro neonati. Mentre altri piccoli hanno riportato gravi lesioni. O potrebbero manifestarle da grandi.