Ostia, bambino venduto sul lungomare: la mamma estranea ai fatti
Bambino venduto sul lungomare di Ostia, arrestato il padre: la madre è stata rintracciata e si è dichiarata estranea ai fatti
Sulla vicenda del bambino di 2 anni venduto sul lungomare di Ostia, è intervenuta la mamma. Una ragazza di 18 anni che si è dichiarata all’oscuro di tutto. Il padre del piccolo, un ragazzo di 25 anni di etnia rom, è stato fermato e denunciato dalla autorità, dopo che ha tentato di vendere il suo bambino sulla spiaggia, offrendo “prestazioni” in cambio di denaro.
Il piccolo, spaventato da quanto accaduto, ora si trova in ospedale, mentre il 25enne si trova in carcere, con l’accusa di sfruttamento minorile e anche di resistenza a pubblico ufficiale, dopo il suo tentativo di fuga.
Dopo accurate indagini, gli inquirenti hanno scoperto che viveva in un campo nomadi, non molto distante dalla spiaggia e che l’uomo che tentava di venderlo, era il suo papà.
La mamma del bambino di 2 anni si è mostrata confusa da quanto accaduto. Ha dichiarato di non sapere nulla. Si fidava del suo compagno e mai avrebbe immaginato una cosa del genere. Non era la prima volta che padre e figlio uscivano insieme.
La mamma del bambino venduto sul lungomare: “Voglio andare a trovarlo in ospedale”
La giovane ha chiesto la possibilità di recarsi in ospedale, per poter far visita al suo bambino.
Se potrà incontrare il piccolo, dopo l’ok del Tribunale, potrà farlo solo sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine. E non prima di essersi sottoposta ad un tampone, come richiesto in questo periodo di emergenza sanitaria.
Le condizioni del bambino, dopo la vicenda, sono apparse drastiche. Era in pessime condizioni igienico sanitarie, disidratato e malnutrito. Nonostante abbia quasi 3 anni, non riesce a parlare, ne a raccontare nulla della sua vita.
Il Tribunale dei Minori dovrà adesso scegliere un tutore per questo bambino. Molto probabilmente il suo papà, viste le gravi accuse, resterà in carcere e perderà la patria potestà.
Per quanto riguarda la sua mamma, anche se si è dichiarata estranea ai fatti, le forze dell’ordine dovranno verificare le sue dichiarazioni e provare che non fosse in accordo con il 25enne.