Ostia, bimbo venduto sulla spiaggia: la mamma Samanta è andata in ospedale
Samanta, la 18enne mamma del bambino "venduto" sulla spiaggia di Ostia, è andata a trovarlo: "Non è vero, Amedeo gli vuole bene, dovranno scusarsi"
Samanta, la 18enne madre del bambino “venduto” sulla spiaggia di Ostia si è sottoposta al tampone ed è andata in ospedale. Si è recata alla struttura ospedaliera, accompagnata dalla nonna del piccolo, la suocera. Dopo l’arresto del padre, avvenuto sotto i suoi occhi, il bambino è entrato in uno stato di choc e sulla vicenda sono intervenuti gli assistenti sociali.
Nonostante abbia tre anni, non parla e presenta un comportamento confuso e spaventato. Samanta, dopo l’incontro, come ha raccontato alla testata giornalistica Fanpage.it, ha avuto modo di vedere che il suo bambino sta bene. Lei, così come il resto della famiglia di origini rom, non crede a ciò che è successo. Pretende dei chiarimenti, ai quali poi dovranno seguire delle scuse.
Le dichiarazioni di Samanta
La 18enne è certa che Amedeo, il nome del papà, non abbia fatto nulla. Ha sempre voluto bene al loro bambino e mai avrebbe compiuto un tale gesto.
Non è vero ciò che dicono. Quando tutto sarà chiarito ci dovranno chiedere scusa. Tutti noi vogliamo bene al bambino.
La dinamica dell’episodio
I bagnanti, quel giorno, hanno lanciato l’allarme alle forze dell’ordine: c’era un uomo che cercava di vendere un bambino sul lungomare. Offriva “prestazioni” con lui, in cambio di soldi.
Sembrerebbe che poi Amedeo si sia allontanato dal lungomare, fino all’arresto. Alla vista degli agenti, avrebbe però lasciato il bambino, per tentare una fuga. A detta dei suoi parenti, spinto dal fatto che la sua macchina non era provvista di documenti.
La mamma del piccolo, dopo la vicenda, si è dichiarata estranea ai fatti. Non sapeva nulla, era a casa ad accudire l’altro figlio.
La domanda ora è: come questo padre sia finito vittima di un enorme equivoco?
Amedeo si trova in carcere con l’accusa di sfruttamento minorile e resistenza a pubblico ufficiale.
Il Tribunale dei Monori dovrà valutare la situazione e decidere se allontanare il bambino dall’ambiente familiare.