Padre riceve il risultato del tampone del figlio, morto 18 mesi fa
L'uomo ha ricevuto il risultato del tampone a cui suo figlio non si è mai sottoposto, perché scomparso
Esito negativo al tampone di un bambino morto 18 mesi fa. Questo è quello che è capitato ad un padre di circa 33 anni, di nome Lorenzo Vieri. Il racconto dell’uomo è stato riportato sulla testata giornalistica Notizie.it. Il 10 febbraio dello scorso anno, Guglielmo, questo il nome del piccolo, era venuto al mondo con una grave malformazione alla testa.
Dopo diversi giorni di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il 22 marzo il bambino si è spento a seguito di un arresto cardiaco.
Mio figlio è morto 18 mesi fa, ma oggi l’ASL mi ha recapitato l’esito del suo tampone per il Covid-19.
La lettera ricevuta direttamente a casa da questo uomo, attesterebbe che il bambino scomparso avrebbe effettuato il tampone il 29 settembre di quest’anno. L’esito non sarebbe stato rilevato.
Per prima cosa, all’uomo è venuto in mente che poteva essersi trattato di un semplice errore di omonimia. Poi, approfondendo la lettura, ha notato che nel documento veniva specificato l’esatto codice fiscale del bambino, l’esatta data di nascita e, quindi, la giusta età.
Il referto è stato inviato dall’ospedale di Prato, struttura dove l’uomo, oltretutto, ha dichiarato di non essersi mai recato in vita sua.
Non sono mai stato all’ospedale di Prato, né tantomeno ho mai conosciuto il Dottor Fusco (direttore del reparto della struttura sanitaria in questione). Non capisco come abbiano potuto fare a redigere un referto così sconcertante.
Il papà ha poi continuato, spiegando che, nella lettera veniva indicato che il referto originale è conservato proprio in quella struttura a Prato.
Sarei proprio curioso di sapere cosa c’è scritto. Ho già contattato il mio avvocato e, se necessario, sarei pronto ad avviare anche delle azioni legali.
La polemica del papà sul tampone
Il signor Lorenzo Vieri ha voluto sottolineare la grave negligenza che c’è stata dietro a questo errore.
Se questo è il modo in cui ogni giorno il Ministero gestisce e riferisce il numero sui tamponi effettuati, siamo messi bene… Quale può essere la attendibilità di quei numeri, se dentro hanno inserito quello di mio figlio morto ben 18 mesi fa?
Il papà ha concluso dicendo che per quel tampone, probabilmente, lo Stato deve aver anche pagato qualcosa. Il suo interrogativo è, quindi, quello sulla possibilità che qualcuno lucri su tamponi falsi.