Palermo, bimba di un anno e mezzo ricoverata in ospedale per aver ingerito u pezzo di hashish
Palermo, bimba di un anno e mezzo ricoverata in gravi condizioni per aver ingerito un pezzetto di hashish
Una bimba di appena un anno e mezzo è stata ricoverata in ospedale per aver ingerito un piccolo pezzetto di hashish, trovato a terra nella sua abitazione. Gli inquirenti stanno indagando sull’accaduto ed hanno anche perquisito l’abitazione dei genitori.
Non è la prima volta che accade, negli ultimi tempi questo è l’ennesimo caso. Di conseguenza i medici ed anche gli agenti, sono preoccupati per il numero elevato di episodi.
Stando alle informazioni rese note dai media locali, il dramma è avvenuto la scorsa notte. Precisamente nella città di Palermo, capoluogo siciliano. I primi a rendersi conto dell’accaduto sono stati proprio i genitori.
La coppia di 23 e 20 anni ha notato che la bambina piangeva e non riuscivano a calmarla. In pochi minuti la situazione è precipitata e preoccupati, hanno deciso di portarla al pronto soccorso Buccheri La Ferla.
I medici hanno chiesto ad entrambi cosa potesse essere accaduto e tutti e due hanno detto che probabilmente aveva ingerito un pezzetto di hashish che era sul pavimento. Le analisi hanno dato tutte le conferme.
La piccola era in condizioni molto gravi. Di conseguenza hanno disposto il suo trasferimento all’ospedale Di Cristina. Tuttavia, in queste ultime ore sono stati registrati dei miglioramenti.
Bimba di un anno e mezzo ricoverata per aver ingerito hashish, le indagini
I medici vista la gravità dell’accaduto hanno allertato in fretta le forze dell’ordine. Gli agenti hanno fatto una perquisizione nella casa in corso dei Mille, a Palermo.
I poliziotti sul pavimento dell’abitazione della coppia, hanno trovato anche un altro pezzetto di hashish. Vista la gravità dei fatti, hanno denunciato il papà della piccola per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti.
La bambina che ha ingerito la droga risulta essere ancora ricoverata e tutti sperano che possa riprendersi il prima possibile. Episodi simili accadono molto più spesso di quello che si crede e le forze dell’ordine stanno cercando di capire cosa fare.