Papà dei bambini morti nell’incendio: cosa ha fatto il suo datore di lavoro
Papà dei bambini morti con mamma Stefania a Bologna straziato dal dolore: cosa ha fatto il suo datore di lavoro
È uno strazio inconsolabile quello che sta provando George Panaite Birta, il papà dei tre bimbi ed ex compagno della donna che hanno perso la vita nel drammatico incendio di venerdì scorso a Bologna. Ma il dolore ha coinvolto anche tutta la città e le persone vicine ai familiari di questa famiglia distrutta. Come il responsabile dello stesso George ad esempio, che ha deciso di compiere per lui un gesto di enorme solidarietà e vicinanza.
Una città intera, Bologna, è ancora sotto shock per quanto accaduto in un appartamento di via Bertocchi nella notte di venerdì scorso. Un incendio, provocato a quanto pare da un cortocircuito partito da una stufetta per il riscaldamento, ha portato alla morte di 4 persone, una famiglia intera, composta da una giovane mamma e i suoi tre bambini.
Le vittime si chiamavano Stefania Alexandra Nistor di 32 anni e i piccoli Giorgia Alejandra, Mattia Stefano e Giulia Maria, due gemellini di 2 anni e una bimba di 6. Con loro non c’era George Panaite Birta, papà dei piccoli ed ex compagno di Stefania. Questo perché la coppia si era recentemente separata e lui era andato a vivere da solo a Minerbio.
Ciononostante il legame familiare era fortissimo, il rapporto tra i due genitori ottimo e i piccoli erano la luce assoluta degli occhi del loro papà. Appresa la notizia, George si è precipitato in via Bertocchi ed è crollato in preda ad un malore venuto a conoscenza della fine di tutta la sua famiglia.
Il suo strazio è assolutamente inconsolabile, ma la vicinanza e l’affetto che lui e gli altri familiari stanno ricevendo è enorme comunque. Dalle istituzioni, con il sindaco di Bologna lepore e il capo di gabinetto Madrid presenti alla camera mortuaria, a padre Trandafir, referente spirituale della famiglia che era nota e ben voluta nella comunità romena in città.
Vicino a George ci sono poi tantissimi colleghi. Lui lavora alla Mitsafetrans e il responsabile della sede bolognese in cui lui è assunto, ha deciso di compiere un gesto davvero commovente. Per non lasciarlo nella solitudine, che accentuerebbe ancora di più un dolore già di per sé devastante, lo ha accolto a casa sua.