Papa Francesco alle suocere: attente alla vostra lingua, anche se non siete il diavolo
Ecco le esatte parole del pontefice
Papa Francesco parla alle suocere. Ebbene sì, il pontefice ha deciso di rivolgersi proprio a loro, le donne più temute da tutte le neo spose, compagne e fidanzate, perché hanno la nomea di mettersi sempre in mezzo tra moglie e marito. Lui afferma che non sono il diavolo in terra, ma devono tenere a freno la loro lingua.
In occasione dell’udienza generale del mercoledì, papa Bergoglio, dopo essere rimasto lontano dai fedeli a causa di un problema al ginocchio. Il pontefice ha deciso di difendere per una volta le suocere, considerate come dei personaggi mitici o figure non proprio positive. Sono vittime di luoghi comuni.
Il papa ricorda a generi e nuore che non devono mai dimenticare che la suocera è la nonna dei propri figli. Ed è la donna che ha messo al mondo il proprio compagno di vita. Il discorso fatto a braccio ha lasciato tutti senza parole, anche perché il papa ha poi sottolineato che a volte, però, dovrebbero frenare la lingua.
Oggi la suocera è personaggio mitico, non dico che la pensiamo come il diavolo, ma la pensiamo sempre come brutta figura.
Ha detto papa Francesco, che poi ha aggiunto:
Pensiamo invece che è madre, è anziana. Pensiamo oggi a questo sentimento un po’ pervaso… che la suocera tanto più lontano meglio è. No! È madre, è anziana. E la suocera è la mamma di tuo marito, è la mamma di tua moglie.
Papa Francesco difende le suocere in un discorso appassionato a braccio
Una delle cose più belle delle nonne è vedere i nipotini, quando i figli hanno dei figli, rivivono. Guardate bene il rapporto che voi avete con le vostre suocere.
Il papa poi ha continuato dicendo:
Sì, alle volte sono un po’ speciali ma ti hanno dato la maternità del coniuge, ti hanno dato tutto. Almeno farle felici, che portino avanti la loro vecchiaia con felicità.
E poi ha concluso dicendo:
Se hanno qualche difetto, si possono correggere, come lo stare attente con la lingua, perché la lingua è uno dei peccati più brutto delle suocere.