Paulo Dybala ancora positivo al Coronavirus dopo quattro tamponi

Paulo Dybala è ancora positivo al Coronavirus, l'attaccante argentino seppur asintomatico è a quota quattro tamponi alterati: con lui a Torino la fidanzata

Paulo Dybala è ancora positivo al Coronavirus: il giovane attaccante argentino è a quota quattro tamponi ancora positivi ma, seppur asintomatico, dovrà restare ancora in quarantena nella sua villa a Torino: aveva contratto il virus il 21 marzo con lui anche la fidanzata

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Anche Oriana Sabatini aveva contratto il virus e si stavano facendo compagnia a vicenda, entrambi stanno bene e solo in una prima fase del virus avevano avuto dei sintomi qualche giorno fa aveva parlato con Alessandro Del Piero spiegando:

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“Io e Oriana siamo rimasti a Torino, aspettiamo che passi tutto. Abbiamo avuto qualche sintomo, non fortissimi ma io un po’ più rispetto a Oriana. I miei sono stati più lunghi, ma sono sempre stato tranquillo”

quarto tampone dybala

Il campionato di Serie A anche dopo queste notizie è ancora rischio, come specificato nel DPCM firmato per la fase 2 dal 18 maggio ripartiranno anche gli allenamenti collettivi tra cui quelli di calcio a porte chiuse, a questo proposito interviene anche l’amministratore delegato del Milan Antonio Galliani che spiega:

“Sarebbe stato meglio assecondare le osservazioni della Fifa e consentire ai singoli campionati di poter concludere i tornei con le squadre sì al lavoro, ma da agosto e in campo da settembre. Adesso il virus c’è, è in giro, lo sappiamo. Diverso invece un periodo in cui, si spera, la curva del contagio si sarà abbassata. E poi la nuova stagione si sarebbe disputata nell’anno solare 2021, magari spostando gli Europei a novembre-dicembre per allinearsi ai Mondiali che si giocano negli stessi mesi dell’anno successivo”

Paulo dybala positivo

“In questo momento la priorità è la salute, ma non c’è dubbio che viviamo in un sistema globale. Se i nostri 3 principali competitor – Spagna, Inghilterra e Germania – riprendono a giocare, rischiamo di non essere più competitivi con loro. Il calcio italiano perderebbe 700 milioni e si avvierebbe ad una decrescita felice, mentre gli altri continuerebbero ad incassare. Non capisco perché la Uefa voglia far correre il rischio alle singole leghe di non poter finire i campionati