“Per gli esperti è stato un grave errore”, Naufragio del Bayesian, c’è il primo indagato: di chi si tratta
Il cerchio sembra stringersi sull'equipaggio del Bayesian che quella notte è riuscito a salvarsi quasi interamente, tranne per il cuoco.
Sono giorni carichi di tensione tra interviste ai costruttori, opinioni di esperti e meno esperti, le parole dei testimoni e dei pescatori in quella notte maledetta. Il naufragio del veliero Bayesian sta facendo parlare di sé senza sosta e i dubbi su cosa sia davvero successo restano.
Arriva oggi la notizia che James Cutfield, il comandante del Bayesian affondato lunedì scorso a Porticello, nel Palermitano, sia indagato per naufragio e omicidio colposo plurimo. Accuse gravissime, quelle che solitamente si scrivono in occasione di avvenimenti tragici di questo tipo. Si dice sempre “la responsabilità è del comandante”, ma è tutto da verificare, passo dopo passo, sulla notte fatale del Bayesian.
L’incidente ha portato alla drammatica fine di sette persone. L’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta dopo che Cutfield è stato nuovamente interrogato per due ore dai magistrati della procura di Termini Imerese. Le indagini attualmente si concentrano sulla determinazione delle cause dell’affondamento. Tanti, forse troppi, i dubbi su come sia stato gestito il maltempo in mare a bordo del Bayesian, un’imbarcazione di lusso di 50 metri definita dall’azienda costruttrice “praticamente inaffondabile”.
Secondo gli esperti, potrebbe essersi verificato un errore tecnico, probabilmente legato alla mancata chiusura di uno dei portelloni laterali. Durante l’interrogatorio, il comandante ha fornito spiegazioni sulla posizione della deriva, sulla questione del portellone aperto e sui tempi di attivazione dell’allarme dopo il peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Sono tante le situazioni da verificare. Intanto, il cerchio sembra stringersi pericolosamente sull’equipaggio che quella notte è riuscito a salvarsi. Nelle loro cabine, intanto, perdevano la vita gli ospiti del Bayesian, alla disperata ricerca delle ultime sacche d’aria.
Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha sottolineato che sono stati ricostruiti i 32 minuti. Si tratta del tempo in cui il veliero ha iniziato ad imbarcare acqua fino allo sparo del razzo segnalatore, avvenuto alle 4:38 del mattino. L’indagine su Cutfield era ed è doverosa per il conferimento degli incarichi per le autopsie. Queste saranno effettuate dai medici legali del Policlinico di Palermo sulle sette vittime.