Per il dentista è una semplice gengivite, ma la cosa è ben più grave: l’uomo ha perso la vita a soli 44 anni
Per il dentista era una semplice gengivite, Thomas Nuovo morte a 44 anni per un melanoma in stadio avanzato
Ancora una volta una diagnosi sbagliata e poco accurata ha segnato la vita di un uomo di soli 44 anni dopo una banale pulizia dei denti. La scomparsa, avvenuta nel cuore di Roma, negli ultimi giorni ha portato all’addio di Thomas Nuovo che ha lasciato la sua famiglia, i suoi amici e le persone che gli volevano bene.
Quella che doveva essere una semplice visita per comprendere nel dettaglio il malessere dell’uomo si è rivelata invece l’inizio di una serie di sbagli che hanno portato il padre di famiglia alla morte. Il tutto è iniziato nel lontano 2018 quando il paziente si era recato all’interno di uno studio odontoiatrico lamentato un piccolo, ma insistente rigonfiamento tra i denti.
È proprio in quel momento che il dentista dopo una visita ha sbagliato la sua diagnosi. A spiegare nel dettaglio quanto accaduto e come la Procura di Roma si stia muovendo nei confronti del medico è Il Messaggero.
L’uomo, infatti, aveva in più occasioni spiegato allo specialista come il piccolo “bozzo” creatosi tra i due denti gli portasse un forte dolore ed un malessere. Ecco i dettagli della triste scomparsa.
Morto a 44 anni per un tumore: il melanoma scambiato dal dentista per una gengivite
Stando a quanto riportato da Il Messaggero, la Procura di Roma ha chiesto negli ultimi giorni il rinvio a giudizio nei confronti del gentista che, ha effettuato nel signor Nuovo una diagnosi sbagliata con l’accusa di omicidio colposo.
Ora spetterà proprio al Gip decidere in merito al procedimento giudiziario nei confronti del medico, ma nel mentre ripercorriamo quanto accaduto. Nel 2018 il paziente si era recato nello studio manifestando un dolore ai denti per via di un rigonfiamento che secondo lo specialista era semplicemente un’infiammazione gengivale.
Proprio per questo motivo decise di fissarvi delle varie sedute di igiene dentale. Arrivati alla terza seduta e ad una radiografia, non si era scoperto nulla di quello che in realtà era un vero e proprio melanoma in stadio avanzato.
Successivamente alla quarta seduta, l’igienista dentale iniziò a manifestare qualche dubbio in merito all’ipotetica gengivite ipotizzando si trattasse di un tumore. Secondo la ricostruzione fu proprio il professionista ad annotare sulla cartella del paziente come potesse trattarsi di un melanoma; un appunto che la Procura però non ha mai trovato.
Il 19 dicembre il dentista decise di svolgere un’incisione per comprendere al meglio cosa stesse accadendo, ma senza fare nessuna analisi istologica e senza aver fatto firmare nessun consenso informativo. Durante la visita di controllo successiva, il dentista consigliò a Thomas Nuovo di recarsi nella Clinica Odontoiatrica del Policlinico Umberto I dove i medici capirono subito che si trattasse di un melanoma.
Le cure mediche e le varie terapie però, si dimostrarono fin da subito inutili portando così il 44enne alla morte. Secondo il Pm il dentista avrebbe causato la tragedia affermando:
Per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia, in particolare diagnosticando una gengivite dovuta a un’errata igiene orale (valutazione questa inizialmente plausibile), in assenza di una regressione della patologia nei tempi indicati in letteratura medica odontoiatrica (circa 15-21 giorni), a fronte del quadro sintomatico perdurante.