Perché Maria De Filippi potrebbe essere chiamata a testimoniare al processo di Giovanni Padovani?
Maria De Filippi, la difesa di Giovanni Padovani avrebbe chiesto alla Corte di ascoltare la conduttrice. Quale sarebbe il collegamento?
La difesa di Giovanni Padovani, secondo alcune indiscrezioni emerse, avrebbe chiesto alla Corte D’Assise di Bologna di ascoltare tra i testimoni Maria De Filippi. Cosa avrebbe a che fare la conduttrice con il delitto di Alessandra Matteuzzi?
Il legale del calciatore 27enne avrebbe dichiarato che il suo assistito, proprio nello stesso giorno in cui ha messo fine alla vita della sua ex, avrebbe avuto un contatto telefonico con la trasmissione Uomini e Donne, per partecipare come concorrente la settimana successiva. Ciò indicherebbe che Padovani non avrebbe premeditato il delitto, avendo programmi per il futuro.
Sempre secondo alcune informazioni diffuse, l’avvocato avrebbe chiesto un riscontro di quella telefonata al programma televisivo. Ma non avendo ottenuto alcun riscontro, avrebbe chiesto che la conduttrice Maria De Filippi venga ascoltata durante il processo.
La difesa di Giovanni Padovani chiede accertamenti sulla capacità di intendere e di volere dell’imputato
La difesa ha richiesto anche degli accertamenti sulla capacità di intendere e di volere di Giovanni Padovani e sulla sua capacità di affrontare un processo.
Un aspetto commentato dai legali della famiglia di Alessandra Matteuzzi, che al contrario affermano che non c’è alcun elemento che possa dimostrare che il calciatore 27enne non era, al momento dei fatti, in grado di comprendere le sue azioni.
Comprendiamo le esigenze della difesa e il desiderio di difendere in ogni modo Padovani, pure con richieste infondate.
Sono diverse le persone che potrebbero essere chiamate a testimoniare durante il processo. La famiglia e gli amici di Alessandra, i vicini di casa, le forze dell’ordine che hanno indagato sulla vicenda e anche i colleghi calciatori di Padovani.
Il delitto di Alessandra Matteuzzi
La donna aveva denunciato il suo ex per stolking, Giovanni era diventato ossessivo e geloso, la controllava, le faceva dei dispetti e non la lasciava vivere in pace. Ma le autorità non avevano avuto ancora modo di aprire il caso.
Il giorno del delitto, l’accusato ha aspettato la sua ex sotto la sua abitazione e si è accanito su di lei prima a mani nude e poi con un martello. Alla fine, si è scagliato sulla donna con una panchina in ferro battuto che si trovava nell’atrio.
I vicini di casa, testimoni della scena, hanno provato a farlo ragionare, ma Padovani continuava a ripetere che Alessandra lo tradiva. Alla fine, ha atteso le forze dell’ordine e si è fatto arrestare.