Perugia, emersi nuovi dettagli sull’autopsia eseguita sul corpo di Maria Elia, morta a 17 anni dopo 36 ore di ricovero
Perugia, emersi nuovi dettagli sull'autopsia di Maria Elia, morta a 17 anni: ecco cosa è venuto fuori
I medici hanno eseguito l’autopsia sul corpo di Maria Elia, nella giornata di giovedì 31 marzo. Purtroppo è deceduta ad appena 17 anni, dopo 36 ore di ricovero d in queste ultime ore sono emersi nuovi importanti dettagli sulla causa dietro la sua improvvisa morte.
Questa scomparsa così straziante ha spezzato i cuori di migliaia di persone, ma soprattutto dei suoi familiari. Infatti questi ultimi hanno scelto di avviare una raccolta fondi per chiedere la verità sull’accaduto.
Stando alle informazioni che ha reso note Il Messaggero, il decesso di questa ragazza è avvenuto per una polmonite fulminante. Più precisamente un mix tra un virus ed un batterio, come lo stafilococco.
Ovviamente, prima di poter procedere con la relazione completa, il medico legale che ha eseguito l’esame, è in attesa dei risultati degli esami istologici che arriveranno a breve. Alla fine avrà a disposizione 60 giorni per poter completare tutta la relazione dell’autopsia.
Antonio Cozza, avvocato della famiglia di Maria, in un’intervista con Il Corriere della Sera, ha dichiarato: “Al momento i nostri periti si sono sbilanciati, ci vorrà qualche giorno!”
Il terribile decesso di Maria Elia, avvenuto dopo 36 ore di ricovero
La tragica morte di questa giovane è avvenuta la scorsa domenica 27 marzo. Pochi giorni prima ha iniziato ad accusare un po’ di febbre e mal di gola, ma non sembrava essere nulla di grave. Fino a quel momento non aveva mai avuto problemi di salute.
In una settimana, le sue condizioni sono peggiorate improvvisamente, fino purtroppo al ricovero. Nella giornata di venerdì è arrivata in pronto soccorso e i medici, vista la criticità della situazione, hanno deciso di ricoverarla in terapia intensiva.
Non hanno avuto altra scelta che intubarla, ma in 36 ore è arrivato il tragico epilogo. Purtroppo il cuore di Maria ha cessato di battere e non c’è stato più nulla da fare per la ragazza.
Il papà insieme ai suoi familiari, ha voluto denunciare l’accaduto e chiede che venga fuori la verità su ciò che è successo alla figlia. Infatti ha voluto avviare una raccolta fondi, in cui chiede a tutti di contribuire e di non acquistare i fiori.