Pescara: bambini ricoverati in ospedale. Ecco cos’è successo
Tutto è cominciato venerdì 1 giugno quando i primi bambini sono stati portati in ospedale dai genitori con dolori addominali, nausea, diarrea e una sensazione di malessere accentuato. I medici hanno pensato inizialmente a una forma di gastroenterite ma man mano che passavano le ore sono stati costretti a ricredersi.
La situazione è degenerata rapidamente e il numero di bambini aumentava sempre di più. Difficile pensare a un’epidemia quindi i medici hanno cominciato ad indagare. Il denominatore comune era il cibo alla mensa quindi sono scattati i primi controlli e la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti. Attualmente i bambini ricoverati sono 180 e i sintomi sono quelli da tossinfezione alimentare. La Asl ha disposto un’indagine epidemiologica che arriveranno in giornata. Solo allora potremo sapere di più. Intanto ad indagare sul caso è il PM Anna Benigni. La Asl di Pescara ha convocato per oggi, alle 17.30, una conferenza stampa nella sala riunioni della Direzione generale, in via Renato Paolini 47, al primo piano per spiegare meglio la situazione. Alla conferenza parteciperanno il direttore sanitario aziendale, Valterio Fortunato, il direttore generale della Asl, Armando Mancini, il direttore medico di presidio, Rossano Di Luzio, il direttore dell’Uoc di Microbiologia, Paolo Fazii, il direttore dell’Unità operativa complessa (Uoc) Integrazione Ospedale e Territorio, Stefano Boccabella, il direttore dell’Uoc di Pediatria, Giuliano Lombardi e il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Antonio Caponetti.
Per adesso Marco Alessandrini, il sindaco di Pescara ha sospeso il servizio mensa sul territorio in via preventiva.
I bimbi che si sono sentiti male sono alunni provenienti da 7 scuole diverse accomunati dalla fruizione del servizio di refezione cittadina.
Domenica i carabinieri della NAS hanno prelevato dei campioni di cibo per poter fare l’analisi.
Ritorneremo con aggiornamenti appena avremo più informazioni dalle forze dell’ordine.
Fonte: rainews.it