Pescara, ragazza incinta investita da un giovane con il monopattino
Pescara, ragazza incinta investita da un giovane con il monopattino: il racconto del padre sulla vicenda
Una ragazza incinta all’ottavo mese di gravidanza, chiamata Laura, è stata investita da un giovane, che stava guidando il monopattino. Il dramma è avvenuto mentre la mamma stava camminando su un marciapiede, al centro di Pescara. Tutti hanno avuto paura per lei, ma anche per la piccola che nascerà tra pochi giorni.
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Il giovane alla guida del mezzo elettrico, era impegnato a parlare al telefono e quando si è reso conto della presenza della ragazza, era ormai troppo tardi. Non è riuscito ad evitarla.
Sul posto dove è avvenuto l’incidente, è arrivata d’urgenza un’ambulanza e i sanitari, vista la situazione, hanno deciso di trasportare Laura in ospedale. I medici, dopo tutti i controlli del caso, hanno deciso di ricoverarla.
La ragazza purtroppo ha riportato dei problemi alla spalla, allo zigomo e al ginocchio. I dottori hanno deciso di tenerla in ospedale, per controllare le sue condizioni, ma anche quelle della bimba che ha in grembo.
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Il padre Sergio, secondo ciò che riporta Il Messaggero, ha raccontato tutta la vicenda. Ha voluto far sapere cos’è accaduto a sua figlia, mentre stava passeggiando.
Ragazza incinta investita, il racconto del padre
Mentre Laura stava camminando sul marciapiede, ha sentito una persona gridare ‘attento’ e proprio nel momento in cui ha provato a girarsi, il ragazzo alla guida del monopattino elettrico, l’ha travolta. Il giovane stava parlando al telefono.
Erano in due e come se nulla fosse sfrecciavano sul marciapiede, nonostante la vicina pista ciclabile. Laura ha subito un grave trauma alla spalla ed è caduta a terra, mentre il mezzo è schizzato dall’altra parte.
Mentre la stavo raggiungendo in macchina, ho incrociato l’ambulanza che la stava trasportando in ospedale. L’hanno tenuta ricoverata per una settimana, sottoposta continuamente a monitoraggi per controllare che la piccola non avesse problemi.
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Noi non potevamo stare con lei. Ha dovuto affrontare tutto questo da sola, a causa delle restrizioni per il Covid. Potevamo parlare con lei solo tramite il cellulare. Per tutti noi è stato un incubo, che per fortuna è finito. Adesso stiamo tutti aspettando la nascita della bambina, che non vediamo l’ora di conoscere.