Phillip Blanks salva un bambino gettato dal terzo piano da sua madre: l’edificio era in fiamme
L'ex giocatore Phillip Blanks è diventato l'eroe del momento: ha salvato un bambino da un incendio, mentre cadeva dal terzo piano
Phillip Blanks, ex giocatore di football, ha salvato un bambino lanciato dal terzo piano di un palazzo, durante un incendio. Lo scorso 3 luglio, le fiamme hanno avvolto un edificio di Phoenix. Il video della sua “ricezione”, definita la migliore della sua carriera, ha fatto il giro del mondo.
Una madre disperata, in un appartamento in fiamme, ha preso la drastica decisione di gettare suo figlio dal balcone. Era l’unico modo per salvarlo dalle fiamme.
In quel preciso momento, l’ex giocatore Phillip Blanks si è precipitato verso il piccolo, che cadeva nel vuoto ed è riuscito a prenderlo, salvandogli la vita.
“È stato tutto veloce, un po’ confuso. Ero in un tunnel mentre correvo. Non ho visto altro che il bambino.”
“La donna gridava, ho fatto del mio meglio. La sua testa è atterrata perfettamente sul mio gomito, le sua gamba si è attorcigliata a me. Ho fatto la presa migliore della mia vita”, ha raccontato Phillip Blanks.
Purtroppo la mamma non è riuscita a sopravvivere ed è morta nell’incendio. Di seguito, il video del salvataggio:
“Lei è stata la vera eroina di questa storia, perché ha sacrificato la sua vita per far sopravvivere i figli”.
Phillip Blanks è un ex ricevitore della Kalamazoo Central High School nel Michigan e un US Marine in pensione. Quel giorno si trovava nei pressi dell’edificio, per incontrarsi ed allenarsi con un amico.
Le urla della donna hanno attirato al sua attenzione. Phillip ha soltanto seguito il suo istinto. La gente intorno gridava alla mamma di gettare suo figlio. C’era un altro ragazzo pronto a prendere il bambino.
“Mi sono messo di fronte a lui, perché ho capito che non lo avrebbe preso. Il piccolo di tre anni, Jameson, si è fratturato un piede, ma la sua testa era al sicuro”.
La mamma, prima di morire, è riuscita anche a salvare l’altra figlia, una bambina di 8 anni di nome Roxxie e ad affidarla tra le braccia di un altro soccorritore.
Nel frattempo l’ex giocatore ha tranquillizzato il bambino di tre anni e lo ha messo nella sua macchina. Si è poi procurato un lenzuolo bagnato, per attenuare il dolore delle ustioni.