Piera Maggio denuncia pubblicamente un “diffamatore seriale”
Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, si sfoga sui social riguardo una persona che da mesi la diffama e la minaccia
Poche ore fa sul suo profilo Facebook, Piera Maggio ha raccontato ciò che è stata costretta a subire negli ultimi mesi. Una persona ha usato le foto e la storia della piccola Denise Pipitone per fare del male alla famiglia.
Si tratta di un persona che per mesi la mamma della bimba scomparsa ha cercato di ignorare. Finché ha continuato ad attaccarla senza motivo e a trasformare le sue affermazioni in minacce, coinvolgendo anche persone vicino a Piera Maggio.
Per mesi abbiamo cercato con pazienza e tolleranza di ignorarlo, visto la sua “quasi analoga” situazione. Speravamo che questa persona, scrivesse l’ultimo sgradevole post o video contro di noi e la finisse lì, ma così non è stato.
Purtroppo questo signore attraverso i social Facebook, ci ha continuamente attaccati senza nessun motivo apparente, diffamandoci e ancora tutt’oggi non ha smesso. Senza risparmiare anche Mary Falco, la mia collaboratrice. Poiché le sue affermazioni, passate anche a minacce, sono diventate ogni giorno sempre più gravi e intollerabili, ci ha costretti a procedere contro di lui. Anche perché il suo atteggiamento preoccupante sta diventando se già non lo fosse, pari ad uno stalker. .
Piera Maggio ha poi diffidato l’uomo nel parlare ancora della sua bambina o utilizzare foto che la ritraggono per recare danno a lei o ad altre persone. Ha poi scritto che questa persona di cui parla, che si riconoscerà nel post, è un vero diffamatore seriale. E che ha scelto di omettere il suo nome per mostrare delicatezza nei suoi confronti, cosa che invece lui non ha fatto.
Il Gip di Marsala, dopo l’udienza preliminare sul caso della piccola Denise Pipitone, si è riservato di decidere sulla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura. Mentre domani, 2 dicembre, ci sarà la prima seduta per una commissione d’inchiesta.
Auspichiamo che si faccia chiarezza su tutta la vicenda.