Primo compleanno in carcere per Filippo Turetta, presto il secondo incontro con i genitori: “Sta bene!”
Il primo compleanno di Filippo Turetta in carcere e presto potrà anche rivedere i genitori per una seconda volta
Si trova rinchiuso nella casa circondariale di Verona, Filippo Turetta ed il prossimo 18 dicembre, si prepara a festeggiare il suo 22esimo compleanno. La stessa età che aveva la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin quando ha perso la vita per mano del ragazzo.
Molto presto potrà anche rivedere i suoi genitori, Elisabetta e Nicola. Il loro primo incontro, il programma per il 30 novembre, era saltato perché i due avevano detto di non essere pronti per vederlo.
Successivamente hanno scelto di vederlo una mattina di domenica di dicembre ed è proprio qui, che hanno sono scoppiati tutti a piangere. Filippo nel vederli, si è detto sollevato, perché sa di non essere solo.
Il 22enne dicono fonti vicine a lui, sta bene. Si trova rinchiuso nel reparto di infermeria, con altri 20 detenuti. Vicino a lui c’è un uomo più anziano, che lo tiene sotto controllo, per evitare che possa compiere gesti estremi.
Il prossimo 18 dicembre, farà il suo primo compleanno nella casa circondariale. Lo scorso anno, lo ha passato insieme alla sua fidanzata, ma in pochi mesi la situazione è precipitata. Quando lei ha deciso di lasciarlo, lui non ha mai accettato la sua decisione.
Al momento Filippo dicono che sta bene. A breve avrà un secondo incontro con i genitori. Ha a disposizione dei libri ed ha anche la possibilità di poter giocare alla play station.
Il delitto di cui è accusato Filippo Turetta
Il ragazzo di Torreglia, dopo aver messo fine alla vita della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è fuggito e gli agenti della polizia tedesca lo hanno fermato in autostrada, vicino a Lipsia. Era sulla corsia di emergenza ed era rimasto senza benzina.
La ragazza ha perso la vita a causa dei circa 20 fendenti che Filippo le ha inferto, uno nella parte sinistra del collo, questo è ciò che è emerso dall’autopsia. Poco dopo ha nascosto il corpo in una zona boschiva che si trova vicino al lago di Barcis.
Da quel momento il giovane ha fatto perdere le sue tracce, fino all’arresto avvenuto in Germania. In queste ore, è arrivata in Italia anche la sua auto, che dovrà essere analizzata per ricostruire ulteriori dettagli del delitto.