“Prof sono io, si ricorda di me”: l’atto eroico di un poliziotto romano che ha salvato la vita ad una donna che voleva farla finita
Poliziotto del distretto esposizione riconosce la sua ex insegnante e la convince a desistere dall'atto estremo che voleva compiere
È una storia toccante quella che racconta di un episodio avvenuto in questi giorni a Roma. Una donna aveva minacciato di compiere un gesto estremo, così gli agenti del distretto Esposizione sono intervenuti sul posto come da prassi. Un poliziotto, riconoscendo il nome della sua ex insegnante, le ha ricordato gli anni trascorsi tra i banchi di scuola e, alla fine, l’ha convinta a desistere.
Un pomeriggio difficile che poteva diventare tragico, si è invece per fortuna risolto nel migliore dei modi. È successo a Roma, nel quartiere Eur, dove una donna anziana aveva minacciato di togliersi la vita. L’allarme arrivato alla Polizia ha fatto si che si mettesse in moto l’operazione del Distretto Esposizione, che ha immediatamente inviato due agenti sul posto.
Arrivati sul luogo, uno dei due poliziotti si è accorto che il nome di quella signora non gli era nuovo. Era quello di una sua ex insegnante. Così il poliziotto ha deciso di fare leva su quella conoscenza, sul ricordo di quei bei momenti trascorsi tra i banchi di scuola, per aprire una finestra di dialogo con la donna.
“Professoressa sono Alessandro (nome di fantasia), si ricorda di me?“: è così che, per la prima volta, la donna ha iniziato a parlare e ad aprirsi. Per alcuni minuti i due si sono scambiati ricordi attraverso la porta. Il tempo necessario ai Vigili del Fuoco di poter intervenire e mettere in salvo definitivamente la donna.
A raccontare questa storia a lieto fine è stata la stessa Questura di Roma, con un commovente comunicato diramato sul web:
Il poliziotto, intervenuto con il collega per una segnalazione di un possibile tentativo di suicidio, ha sentito la voce della sua ex professoressa attraverso la porta e, dopo essersi fatto riconoscere, ha iniziato a parlare con lei dei vecchi tempi. I minuti preziosi, passati raccontando di alcuni aneddoti degli anni passati sui banchi di scuola, hanno consentito agli altri soccorritori di arrivare fin dentro l’appartamento attraverso una finestra. Una volta aperta la porta, alunno e professoressa si sono abbracciati, ponendo fine ad un pomeriggio davvero difficile