Quali sono le condizioni di Giulia Lavatura e cosa è emerso sulla famiglia: la mamma si è gettata dal nono piano con la figlia ed il cane
Giulia Lavatura si getta con la figlia ed il cane dal nono piano, arrestata: non è in pericolo di vita
Si chiama Giulia Lavatura ed ha 41 anni, è lei la donna che nella mattina di ieri, lunedì 8 gennaio, si è gettata dal nono piano con la figlia ed il cane. Il cucciolo e la bambina purtroppo a causa del violento impatto con il suolo, non ce l’hanno fatta. Mentre lei è in ospedale.
Gli agenti intervenuti sul posto in queste ore stanno lavorando per capire cosa è successo e soprattutto i motivi che hanno spinto la mamma a compiere un gesto così estremo.
Il teatro del dramma è una palazzina che si trova in via Dario Dradi, a Ravenna. I fatti sono avvenuti poco prima delle 8 di lunedì 8 gennaio, nella casa in cui viveva l’intera famiglia.
Intorno al palazzo ci sono dei ponteggi, per dei lavori in corso. Infatti sembrerebbe che la donna abbia usato proprio una impalcatura esterna per gettarsi, portando con sé la figlia Wendy ed il cane Jessy.
In un post sui social, pubblicato poco prima ha spiegato che lo stava facendo perché per anni le hanno somministrato dei farmaci contro la sua volontà. Inoltre, ha lanciato accuse anche nei confronti dei suoi familiari e di altre persone.
Da ciò che è emerso era in cura da circa 10 anni, in un centro di salute mentale. Il marito in quei minuti era in casa ed era a letto. Ora è sotto shock, perché ha detto che non avrebbe mai immaginato di vivere una cosa del genere.
Le condizioni di Giulia Lavatura dopo la caduta
A causa dell’altezza e del violento impatto, la piccola ed il cane non sono sopravvissuti. La donna invece, in un primo momento è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena.
Da ciò che è emerso i medici dovranno sottoporla ad un delicato intervento. Tuttavia, lei nonostante la caduta, non risulta essere in pericolo di vita. Per questo gli agenti hanno disposto per lei l’arresto, per i reati di delitto pluriaggravato ed anche per il decesso dell’animale.
Una vicina, ascoltata dagli inquirenti, ha detto di aver sentito la bambina urlare, con la speranza di fermare la madre. A trovare i corpi invece, sono stati proprio gli operai presenti nel cantiere, che dovevano iniziare la giornata di lavoro.