“Questo è il suo ultimo regalo” Sammy Basso, l’ultimo gesto commuove: un grande atto di generosità
Sammy Basso desiderava che gli studi su questa patologia continuassero anche dopo la sua scomparsa: arriva così un suo ennesimo regalo
Sammy Basso non ha smesso di regalarci grandi messaggi di resilienza, forza di volontà e amore per la vita. Il 28enne, infatti, ha infatti scelto di donare il suo corpo alla scienza per contribuire alla ricerca sulla progeria di Hutchinson-Gilford. La ricerca aiuterà a studiare la malattia, ma anche ad analizzare o scoprire nuovi meccanismi del corpo umano.
La ricerca, anche grazie al contributo del suo corpo, aiuterà molti studiosi a comprendere meglio questa rara malattia che causa un invecchiamento precoce. Sammy Basso, d’altronde, desiderava che gli studi su questa patologia continuassero anche dopo la sua scomparsa.
La sua famiglia sta cercando di realizzare questo suo desiderio, questo suo ultimo atto di grande generosità. Sarà fondamentale la collaborazione del Centro di riferimento per la donazione del Corpo e Biobanca dell’Università di Padova, dove Sammy Basso si era laureato in biologia molecolare.
Il 28enne era il più longevo malato di progeria al mondo, si è spento improvvisamente durante una festa di matrimonio e adesso, a Tezze sul Brenta, in tanti si preparano a rendergli l’ultimo omaggio. I funerali sono previsti per venerdì prossimo, alle 15, presso il campo sportivo. Numerosi sono i messaggi di affetto e ricordo che stanno emergendo in queste ore. Ricorda Riccardo Zanolli, amico d’infanzia di Sammy Basso: “Ci sono stati momenti difficili, ma lui non mancava mai di affrontarli con il suo sorriso contagioso.”
Cosa significa donare il proprio corpo alla scienza
In Italia, donare il corpo alla scienza significa anche seguire una serie di passaggi precisi, regolamentati dalla legge e gestiti da specifici enti. Prima di tutto, è fondamentale la volontà del donatore, dato che si tratta di un atto volontario e consapevole, e la persona deve esprimere il proprio consenso in vita. La persona interessata può contattare direttamente una delle strutture autorizzate, come le università o gli ospedali che dispongono di dipartimenti di anatomia e biobanche. Nel caso di Sammy Basso, parliamo dell’Università di Padova.
A quel punto sarà necessario sottoscrivere un modulo di adesione e stipulare un accordo. La donazione può essere gratuita o prevedere un contributo economico per coprire le spese di trasporto e gestione del corpo. Per giungere a buon fine, è importante che la donazione alla scienza sia adeguatamente comunicata ai familiari del donatore.
Il corpo del defunto, come avvenuto per il giovane Sammy Basso, viene prelevato entro un tempo breve per evitare un degrado eccessivo. Imbalsamazione o refrigerazione sono tecniche utili per aiutare gli studenti e i ricercatori a utilizzare il corpo per un periodo prolungato.
Dopo che il corpo ha contribuito con la sua funzione didattica o scientifica, le strutture si occupano di restituire le spoglie ai familiari, se richiesto. Solitamente, le università coprono i costi della cremazione.
Per la legge italiana, va sottolineato, il corpo può essere donato esclusivamente per scopi di studio e ricerca scientifica. Non possono esserci donazioni postume. Un atto simile contribuisce a migliorare le conoscenze mediche e, potenzialmente, ad aiutare o curare molte altre persone.