Ragazza 25enne deceduta alla Iulm: il suo corpo trovato nei bagni dell’università
I Carabinieri indagano sul caso avvolto nel mistero
Mistero all’Università di Milano: una ragazza 25enne è stata trovata deceduta alla Iulm. Il suo corpo appeso si trovava nei bagni dell’ateneo. I Carabinieri indagano su un caso avvolto nel mistero, anche se la pista più accreditata sarebbe quella di un gesto volontario da parte della giovane ragazza.
Il corpo della giovane ragazza senza vita era appeso a una sciarpa. Lo hanno rinvenuto nella mattinata di mercoledì 1 febbraio 2023, nei bagni dell’Università Iulm di Milano, proprio davanti alla fermata Romolo della metro nella zona sud della città.
La scoperta l’avrebbe fatta da un custode, nel momento dell’apertura dell’istituto. Secondo le prime indiscrezioni emerse, la giovane avrebbe avuto una sciarpa legata intorno al collo con un capo legato alla porta. Il decesso è avvenuto in un bagno vicino alle aule studio.
Ovviamente i Carabinieri non escludono nessuna ipotesi per quello che riguarda il corpo ritrovato nella sede universitaria di via Carlo Bo. Anche l’ipotesi del gesto volontario. La ragazza aveva i vestiti e nessun particolare segno sul corpo.
Il custode, dopo aver ritrovato il corpo, ha subito chiamato i Carabinieri e i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della giovanissima. I Carabinieri della Stazione Barona hanno operato, per i primi rilievi del caso, insieme ai colleghi della sezione Investigazioni scientifiche del nucleo investigativo.
Ragazza 25enne deceduta alla Iulm: i Carabinieri non escludono nessuna ipotesi sul caso
Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto all’alba del primo giorno di febbraio 2023. Il custode aveva iniziato il suo lavoro e stava aprendo l’ateneo, in attesa dell’inizio delle lezioni e dell’arrivo degli studenti nelle aule.
Il bagno dove si trovava il corpo della 25enne era chiuso all’interno. L’ipotesi del gesto volontario rimane comunque la più accreditata. Anche se le analisi vanno ancora avanti per capire cosa è successo in quel bagno dell’Università del capoluogo lombardo.