Ragazzo accoltellato a Marechiaro, la mamma racconta che le gridava di aiutarlo
Ecco le parole della donna sconvolta per suo figlio
Parla la mamma del ragazzo accoltellato a Marechiaro, borgo che si trova nel quartiere Posillipo a Napoli. La donna rivive quegli attimi in cui suo figlio, insieme ad un altro minorenne, ha subito un’aggressione. Le gridava di aiutarlo e di non lasciarlo solo. Quali sono le sue condizioni di salute?
Loredana Russo è la mamma del ragazzo di 16 anni ricoverato da domenica in ospedale dopo essere stato aggredito con un coltello all’addome, mentre si trovava sugli scogli di Marechiaro. Il figlio era in pericolo di vita, ma ora sta meglio nonostante la prognosi sia ancora riservata e abbia dovuto subire un delicato intervento.
Al quotidiano Il Mattino, la donna ha raccontato di aver ricevuto una telefonata domenica pomeriggio. Un signore la avvisava che suo figlio era stato ferito e doveva andare in ospedale. Lei non riusciva a credere a quelle parole, ma poi ha sentito il figlio gridarle di aiutarlo e le sirene dell’ambulanza.
La donna ha subito chiamato il marito e insieme sono andati al Fatebenefratelli. Il giovane ha raccontato che stava cercando di separare alcuni ragazzi che si stavano azzuffando sugli scogli e per difendere un amico è stato a sua volta aggredito.
L’aggressore lo ha quasi sventrato e lui ha temuto di morire. Ora si sta riprendendo lentamente dall’intervento all’addome subito, anche se non è ancora lucido. I medici hanno detto alla madre di accendere un cero in chiesa, perché è stato un miracolo che la ferita non abbia provocato danni peggiori.
Ragazzo accoltellato a Marechiaro, la famiglia ringrazia i medici e tutti i sanitari
Ovviamente noi ci sentiamo miracolati e non ho mai smesso di pregare da quando ho saputo che mio figlio era stato portato in ospedale ma devo ringraziare anche tutti i sanitari dell’ospedale, anche se il grazie più grande è solo per una persona.
La donna ringrazia anche l’uomo che ha soccorso suo figlio e l’ha chiamata per rassicurarla.
Mi piacerebbe tanto poterlo guardare negli occhi mentre gli dico grazie e sarebbe il minimo da fare, perché ha salvato mio figlio e gli è stato vicino in quel momento così drammatico. Tutta la nostra famiglia gli è grata e appena mio figlio sarà dimesso, cercherò questa persona per conoscerla e abbracciarla.