Ragazzo di 15 anni trovato senza vita in un parco, fermati due minorenni: chi sono e cosa avrebbero fatto dopo l’estremo gesto
Pare possa essersi trattato di una lite legata al traffico di sostanze stupefacenti finita in un brutale omicidio
Emergono ulteriori dettagli sulla tragedia avvenuta nel pescarese. Sarebbero due minorenni i presunti responsabili dell’omicidio di un sedicenne di Pescara. Non è quanto si era comunicato con le prime confuse informazioni che indicavano la vittima come un giovane straniero.
Il corpo della vittima è stato rinvenuto nella serata di domenica in un parco pubblico situato nel centro città. Secondo le informazioni di cui disponiamo al momento, i due giovani fermati, i presunti colpevoli, apparterrebbero a famiglie anche molto influenti. Uno è figlio di un avvocato, l’altro del maresciallo comandante di una stazione locale nella provincia di Pescara.
Il cadavere del ragazzo è stato trovato riverso sull’erba, coperto di sangue e con evidenti ferite da taglio sul corpo. L’arma del delitto, presumibilmente un coltello di quelli utilizzati in immersioni subacquee, non è ancora stata ritrovata. La Procura, però, al momento mantiene il massimo riserbo sulla vicenda, definendola “un caso estremamente delicato”.
I sospettati, due adolescenti italiani, dopo il crimine sarebbero tranquillamente andati a fare il bagno al mare, come testimoniano le riprese delle telecamere di sorveglianza della zona. Probabilmente, è nella località marittima che si sono disfatti del coltello utilizzato per l’assassinio. Per questo motivo, i sommozzatori dei vigili del fuoco, giunti all’alba da Ancona, hanno perlustrato la mattina seguente, per diverse ore, il tratto di mare di fronte al ristorante “Croce del Sud” alla ricerca dell’arma.
Le indagini della squadra mobile della Questura di Pescara stanno cercando di ricostruire tutto ciò che è accaduto tra i ragazzi protagonisti di questa tragedia. Sul luogo del delitto, nel parco Baden Powell, stanno lavorando gli agenti della squadra volante, la polizia scientifica, il procuratore capo Giuseppe Bellelli e il medico legale Cristian D’Ovidio.
La vittima sarebbe stata ingannata e portata in una zona isolata del parco e poi accoltellata più volte nelle parti vitali. Pare possa essersi trattato di una lite legata al traffico di sostanze stupefacenti finita in un brutale omicidio. La chiamata al 118 per richiedere soccorsi è arrivata intorno alle 21, ma arrivati al parco Baden Powell di via Raffaello, nessuno ha potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo.