Regione Campania, il jogging è vietato, arriva il chiarimento
Regione Campania, vietato il jogging, si può solo passeggiare: ecco i motivi del dietrofront del'Unità di Crisi dell'Ente guidato da Vincenzo De Luca
Regione Campania fa dietrofront e corregge il tiro: vietato fare jogging, sì alle passeggiate. Il chiarimento dell’Unità di Crisi dell’Ente guidato da Vincenzo De Luca è arrivato in seguito ad alcune osservazioni fatte nella giornata di lunedì, 27 aprile 2020. L’Ordinanza n.39 del 25 aprile 2020 aveva dato il via libero alle attività motorie all’aperto in Campagna ma, poco fa si sono aggiunte alcune precisazioni. Ecco di cosa si tratta.
Come ben sapete, la Regione Campania aveva firmato l’Ordinanza n.39 del 25 aprile 2020 in cui si annunciava un’apertura verso le attività motorie all’aperto. Ai cittadini campani era stato dato il permesso di uscire all’aperto ma sono bastate poche ore per far capire all’Unità di Crisi dell’Ente guidato da Vincenzo De Luca dove si annidava il pericolo.
Infatti, il presidente della Regione Campania ha emesso un chiarimento (nr. 21) alla suddetta Ordinanza che precisa:
“Non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio. L’attività motoria permessa (sostanzialmente passeggiate) deve essere svolta in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri”.
Ma perché questo improvviso cambio di rotta? I motivi del dietrofront sono essenzialmente 3:
Il primo e, forse, il più importante, è di natura tecnica. Chi corre lo sa bene: indossare la mascherina è impossibile. Impedisce alla persona che fa attività fisica di respirare bene e rende tutto molto complicato. Per questa ragione, chi fa jogging non usa la mascherina, mettendo la propria salute e quella degli altri a rischio.
Il secondo motivo, invece, è di natura materiale, se così possiamo definirla. Dopo l’entrata in vigore dell’Ordinanza n.39 del 25 aprile 2020, il Lungomare di Napoli e quello di Salerno si sono riempiti di gente che, nelle ore serali, era uscita per svolgere varie attività motorie.
Il terzo motivo, invece, è di natura medica e si basa su uno studio dell’Istituto superiore di Sanità sul COVID-19 in sui si evidenzia che tra i fattori scatenanti della malattia ci sarebbe anche lo sforzo fisico intenso nei giorni dell’incubazione del virus. In parole povere, il virus riuscirebbe a superare le nostre difese immunitarie mentre compiamo esercizi fisici intensi e/o prolungati e quando il nostro flusso e volume respiratorio viene alterato. Questi fattori facilitano la penetrazione del virus nel naso, bocca per poi arrivare ai polmoni.
Ecco perché il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non ha voluto rischiare e ha inasprito le regole.