Rider di 47 anni perde la vita per una consegna. Il duro sfogo della moglie: “Lavorava per 15 euro a sera”
Per assolvere al proprio lavoro, muore rider di 47 anni: lascia una compagna e tre figli
Sabato scorso, il 30 gennaio, un rider di 47 anni è morto mentre stava attraversando la strada, dopo aver parcheggiato la sua automobile nel piazzale del distributore di benzina. Si chiamava Romulo Sta Ana e veniva dalle Filippine. Guadagnava 15 euro a sera, necessari ad arrotondare e a mantenere la famiglia.
Rider investito: per lui non c’è scampo
Il rider avrebbe dovuto raggiungere il McDonald’s per ritirare le ordinazioni e risalire sul mezzo. Ma il destino beffardo si è messo di traverso, perché il 47enne è stato investito da un conducente che lo ha visto solamente negli istanti finali. L’uomo è deceduto sul colpo e i soccorsi sono risultati vani.
L’incontro con la futura moglie
Presso la sua abitazione lo aspettavano la moglie Leanne, 32 anni, e i tre figli, di cui uno di pochi mesi. Un carico di sofferenza insostenibile per una sola persona, spiega la vedova. Altrettanto forte è l’ansia covata da una famiglia a cui badare senza manco un lavoro.
Prima di iniziare a fare consegne, Romulo prestava servizio come portiere di notte in due alberghi. Proprio allora aveva conosciuto la sua futura moglie, cameriera ai piani. Ambedue avevano un’occupazione che consentiva loro di andare avanti in maniera decorosa e così avevano deciso di convolare a nozze e di mettere al mondo dei figli.
Non si era perso d’animo
La situazione è improvvisamente mutata, con la crisi economica che è costata il posto a Leanne e il Coronavirus che ha tolto l’impiego a Romulo. Lui non si era perso d’animo ed era riuscito a trovarne uno differente, con un contratto a chiamata alla Nt Food di Altopascio.
Rider: la rabbia della compagna
Lo scoppio della crisi gli aveva, tuttavia, consentito di svolgere il mestiere per appena otto giorni e Leanne gli aveva suggerito di fare il fattorino per arrotondare. Oggi la donna chiede come sia possibile accettare tutto ciò. Anche i fattorini sono persone e vanno riconosciuti loro dei diritti minimi.