Rientro a scuola a Settembre: dall’infanzia alle medie, le superiori continuano a distanza

La decisione sembra essere stata presa: a Settembre si potrà tornare a scuola ma fino alle medie, il comitato degli esperti ha raggiunto un accordo

Nella tarda serata di ieri è stato raggiunto un accordo sul decreto scuola, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato un tavolo per capire come muoversi sulla delicata questione dei concorsi, inoltre si è parlato del rientro a scuola previsto per Settembre 2020

Il comitato di esperti voluto dalla ministra Lucia Azzolina ha deciso le sorti dei prossimi mesi, sembra che si potrà tornare tra i banchi di scuola, ma solo fino alle scuole medie. Ai microfoni di Radio1, Amanda Ferrario, dirigente scolastico e membro del Comitato ha spiegato:

settembre a scuola

Soprattutto nelle scuole di primo ciclo non vogliamo sacrificare il tempo scuola, non vogliamo che si torni a settembre con una didattica a distanza o una didattica mista: i bambini della scuola dell’infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità“.

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“Studenti, genitori, rappresentanze dei docenti, dirigenti scolastici, il terzo settore, ci stiamo facendo portavoce delle istanze che vengono dalla società civile. Lo scopo è quello di riaprile le scuole a settembre perché il rapporto umano è la cosa principale e la scuola senza studenti non esiste“.

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Le cose sono ben diverse però per tutti gli istituti superiori che invece dovranno continuare a seguire le lezioni online, il dirigente ha infatti così proseguito:

scuola settembre

La possibilità di intervallare un tempo scuola in presenza e un tempo a scuola a distanza è possibile. Quindi per le superiori la didattica a distanza ci sarà ancora quanto meno nella prima parte dell’anno nella quale le misure di distanziamento in ambienti che sono antichi o piccoli non si prestano a poter ospitare tutti gli studenti con il distanziamento fisico“.

Ovviamente, anche per i più piccoli le regole saranno ben precise e verranno illustrate nei prossimi mesi. Al momento sembra che l’unità oraria potrebbe essere ridefinita e potrebbero ridursi le ore di presenza in classe, alternare gli ingressi nelle scuole e quando si può sfruttare parchi, giardini e oratori adiacenti alle scuole.

 

La Ferraio ha così concluso: “Le scuole possono fare accordi per progetti con gli enti locali al fine di integrare la didattica: più musica più sport più cinema e teatro e più arte“.