Roma, baby-sitter prende un bambino per i capelli: arrivata la condanna
Condannata la baby-sitter di Roma, che aveva preso un bambino di 16 mesi per i capelli, per cambiargli il pannolino
La vicenda risale al 2016, quando una baby-sitter di Roma, è stata accusata di percosse su minore. Barbara G, questo il suo nome, è stata sorpresa mentre, durante il cambio del pannolino di un bambino di 16 mesi, lo ha spogliato in modo violento, prendendolo per i capelli. Il pianto del neonato aveva attirato l’attenzione della nonna, che si era affacciata nella stanza ed aveva visto l’intera scena.
La baby-sitter è stata denunciata e accusata di percosse aggravate. È stata anche sanzionata con una multa di mille euro.
Barbara, dopo quanto accaduto, aveva deciso di confessare tutto alla madre del piccolo. Le aveva detto di aver fatto del male al bambino, di averlo preso per i capelli e di averlo percosso, spiegandole di non poter più continuare a lavorare. Si è scusata con dei messaggi su WhatsApp, divenuti prove nelle mani del giudice.
La baby-sitter adesso è accusata di percosse aggravate e come già citato in precedenza, dovrà pagare una multa di mille euro. La decisione è stata presa nella giornata di ieri, 6 giugno, dal giudice Pellegrino.
La baby-sitter ha tentato di scusarsi con la famiglia con altri messaggi, scuse che però non sono bastate per mettere a tacere la vicenda. I genitori hanno deciso di sporgere immediatamente denuncia.
La mamma aveva notato che suo figlio si tirava i capelli e piangeva senza motivo, cosa che l’ha fatta riflettere sul fatto che probabilmente non era la prima volta che veniva maltrattato da Barbara. Purtroppo però, senza segni visibili sul corpo di maltrattamenti e senza telecamere nella sua abitazione, non aveva alcuna prova per poterla accusare di una cosa del genere. In caso contrario, l’accusa e la condanna nei confronti di Barbara, sarebbero state più gravi.