Rosolino Celesia, ucciso a 22 anni: arrestati due fratelli
Due fratelli sono stati arrestati per il delitto di Rosolino Celesia. Il 22enne è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco
Era un sognatore, un ragazzo con un grande futuro davanti, la cui vita è stata spezzata all’improvviso, in una discoteca di Palermo. Rosolino Celesia aveva solo 22 anni.
La drammatica vicenda è accaduta nella notte dello scorso 20 dicembre, davanti ai bagni pubblici di una discoteca di Palermo. Rosolino Celesia è stato colpito da alcuni colpi di arma da fuoco, dopo una discussione scaturita durante la serata.
In pochi secondi, la vita del 22enne è stata spezzata per sempre e i suoi grandi sogni hanno aperto le ali verso il cielo. Il giovane è stato soccorso e trasportato con urgenza in ospedale. Purtroppo, le ferite riportate sono apparse subito gravissime. I medici hanno cercato di fare il possibile, ma poco dopo il ricovero nella struttura sanitaria, il suo cuore si è fermato.
Rosolino Celesia era un sognatore
Rosolino era un ragazzo sognatore, che per tutta la vita ha desiderato di giocare in serie A. Ha indossato la maglia del Trapani, del Torino e del Palermo. Poi, due anni fa ha scelto di prendersi una pausa e ha appeso le sue scarpette. Voleva dedicarsi ad altro, scoprire il suo futuro. Quel futuro che qualcuno, da un giorno all’altro, ha interrotto per sempre.
Arrestati due fratelli
Sembrerebbe che la vittima avesse dei rapporti tesi da tanto tempo con due fratelli. Un 17enne e un 22enne ora arrestati e accusati di delitto e detenzione illegale di arma da fuoco. Le prime notizie emerse parlano di una precedente rissa tra i tre, scoppiata un mese prima. Tuttavia non sono ancora chiari i motivi che hanno portato ad una tragedia che nessuno dimenticherà mai. Le indagini sono ancora in corso.
Numerosi i messaggi apparsi sul web, pubblicati da tantissime persone, anche da chi non conosceva Rosolino. Parole strazianti, affetto per la sua famiglia e rabbia. Rabbia perché un’altra giovane vita è stata spezzata, a soli 22 anni, per motivi banali.