Rossella Cominotti: il marito ha vegliato il corpo per 36 ore

Secondo Zenucchi, lui e sua moglie Rossella Cominotti avrebbero già tentato di farla finita un mese fa: cosa è emerso fino ad ora

Nella giornata di oggi si terrà l’udienza di convalida dell’arresto di Alfredo Zenucchi, il 57enne accusato dell’omicidio della moglie, la 53enne Rossella Cominotti. Emergono intanto alcuni macabri dettagli sulla vicenda. Lui avrebbe vegliato il cadavere per 36 ore. Non è escluso, intanto, che venga richiesta una perizia calligrafica sulla lettera rinvenuta nella camera d’albergo in cui si è consumato il dramma.

Rossella Cominotti femminicidio

Si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario Alfredo Zenucchi, 57enne di Bonemerse, che alcuni giorni fa ha tolto la vita a sua moglie, la 53enne Rossella Cominotti.

Il delitto è stato compiuto in una camera dell’hotel Antica Locanda Luigina a Mattarana di Carrodano, vicino a La Spezia, dove i due alloggiavano da alcuni giorni. Da quando si erano allontanati senza avvisare nessuno e destando la preoccupazione dei familiari.

L’8 dicembre, il personale dell’albergo ha fatto la macabra scoperta.

Rossella Cominotti femminicidio

Zenucchi ha ucciso la moglie con un rasoio e poi si è allontanato, venendo rintracciato e arrestato alcune ore più tardi.

Interrogato, ha subito confessato il femminicidio e spiegato che l’intenzione sua e di sua moglie era quella di ‘farla finita insieme‘. Ai Carabinieri ha inoltre dichiarato che si era allontanato per trovare un luogo in cui togliersi la vita, ma che non era riuscito a trovare il coraggio.

Le indagini sul delitto di Rossella Cominotti

Rossella Cominotti femminicidio

Nella camera d’hotel sono state rinvenute delle siringhe, utilizzate probabilmente per il consumo di stupefacenti, ed una lettera.

Su quest’ultima, stando a quanto emerge, verranno effettuate approfondite indagini. Zenucchi ha infatti dichiarato che a scriverla era stata proprio sua moglie e che era stata firmata da entrambi.

Non è escluso che venga ora disposta una perizia calligrafica, per verificare che effettivamente sia stata la donna a scriverla.

Stando sempre ai racconti dell’uomo, pare che lui e sua moglie avessero già tentato di togliersi la vita insieme. L’episodio era avvenuto circa un mese fa a Bonemerse, dentro l’edicola che gestivano da qualche mese.

Edicola che avevano acquistato a inizio anno, per rendersi conto poco dopo che si era trattato di un investimento sbagliato. Da quanto emerge, l’attività era in perdita ma comunque non in debito.