Rossella Nappini: chi è il killer e come ha agito
Adil Harrati, marocchino 45enne, sarebbe il killer di Rossella Nappini: il suo, secondo gli inquirenti, è stato un gesto premeditato
Il nome dell’uomo fermato a seguito del femminicidio avvenuto a Roma dell’infermiera 52enne Rossella Nappini è Adil Harrati. Si tratta di un 45enne di nazionalità marocchina e residente in Italia da molti anni, con cui la vittima pare abbia avuto in passato una relazione amorosa. Rapporto che si era poi chiuso per volere della stessa donna, come raccontato da alcune colleghe della 52enne.
A seguito di una caccia all’uomo lampo, gli agenti di Polizia di Roma hanno rintracciato e arrestato il presunto responsabile del femminicidio di Rossella Nappini, l’infermiera 52enne uccisa a coltellate nel pomeriggio di lunedì nell’androne di un palazzo di via Allievo.
Si tratta di Adil Harrati, un uomo di 45 anni con nazionalità marocchina ma residente da tempo a Roma, dove si manteneva facendo dei lavori di ristrutturazione e piccola muratura.
Movente passionale
Il movente dietro a questo ennesimo femminicidio sarebbe, come spesso accade in questi casi, di natura passionale.
Stando a quanto raccontato agli inquirenti da alcune persone vicine a Rossella Nappini, pare che la vittima e il suo carnefice avessero avuto una relazione in passato.
Storia che era finita per volere della stessa 52enne, contro il volere dello stesso Harrati, che da allora aveva iniziato a seguire e perseguitare la sua ex.
Come riporta Il Messaggero, nel 2021 Harrati aveva vandalizzato l’auto di Rossella, scrivendo a caratteri cubitali e con una bomboletta “Ti amo tanto” sulla sua auto.
La donna, nonostante lo stalking e le minacce ricevute, non aveva mai ufficialmente denunciato le persecuzioni ricevute alle autorità competenti.
Al contempo, in diverse occasioni aveva mostrato tutto il suo interesse nella lotta contro la violenza sulle donne. Nel 2018 ad esempio, in occasione del suo compleanno, aveva aperto una raccolta fondi a favore di una organizzazione che si batte per questa piaga sociale. Un gesto che oggi risuona come un tragico presagio.
Come è morta Rossella Nappini
A raccontare poi quello che è successo nei momenti subito precedenti al delitto, ci ha pensato l’anziana madre della vittima.
Il killer, che in passato aveva anche svolto dei lavori nel condominio teatro della tragedia, avrebbe atteso che la sua vittima tornasse proprio in casa della anziana donna.
Poi l’ha intercettata nell’androne e lì sarebbe nata una discussione, che subito si è trasformata nella tremenda aggressione con il coltello che, premeditatamente, aveva portato con sé.