Rovigo, morta Bebe Prini a 10 mesi: la prima ricostruzione degli inquirenti sull’accaduto
Rovigo, la prima ricostruzione degli inquirenti, sulla morte della piccola Bebe Prini, la neonata di 10 mesi
La piccola Bebe Prini, di 10 mesi è morta nella tarda mattinata di ieri, domenica 7 giugno, nella sua abitazione a Castelnovo Bariano, in provincia di Rovigo. Gli inquirenti stanno lavorando per cercare di capire la dinamica dell’accaduto ed in una prima ricostruzione, sono emersi dettagli molto importanti.
Erano circa le 12.43, quando il 118 ha ricevuto una chiamata del papà della neonata, in cui ha detto: “La bimba è fredda, la mamma sta facendo la respirazione bocca a bocca!”
Sul posto è arrivata tempestivamente un’ambulanza ed i medici, hanno provato le manovre di rianimazione per circa un’ora, ma ogni loro tentativo si è rivelato del tutto vano. Infatti alla fine, ne hanno potuto dichiarare solamente il decesso.
La piccola Bebe è nata lo scorso 25 luglio ed è l’ultima di 5 fratelli. Il papà italiano e la mamma di origini romene, sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine, per tutto il pomeriggio di ieri.
In una prima ricostruzione degli inquirenti, è emerso che nella giornata di sabato, avevano portato la bimba al pronto soccorso di Legnano, poiché accusava vomito e diarrea.
Poco dopo essere arrivata, le è stata diagnosticata una gastroenterite e subito dopo è stata rimandata a casa, perché la sua situazione non era grave. Le sue condizioni si sono iniziate ad aggravare, fino al suo decesso, nella mattinata di domenica.
La Procura di Verona, ora, sta indagando su questo drammatico episodio ed infatti è stata posta sotto sequestro anche la sua cartella clinica. Il reato sul quale verranno disposti gli accertamenti è: morta come conseguenza di altro reato.
Lo scorso venerdì 5 giugno, è deceduta anche un’altra neonata di 2 mesi a Lanciano, in provincia di Chieti. Però in questo caso, si pensa che il suo decesso sia avvenuto a causa della “Sindrome della morte in culla”, una condizione molto rara, che colpisce i neonati.
Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda.