#SafeHand Challenge la sfida lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
CORONAVIRUS L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una sfida sui social: #SafeHand Challenge. Ecco in cosa consiste e cosa si deve fare
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato il via ad una challenge, in parole più semplici ad una sfida sui social network, alla quale potranno partecipare tutti. Lo scopo della #SafeHand challenge, è quello di dimostrare a tutti come va eseguito il consiglio principale per l’emergenza coronavirus: lavare bene le mani.
Per partecipare alla sfida, gli utenti dovranno pubblicare un video, mentre si lavano le mani e nominare tre amici, che successivamente dovranno fare lo stesso. Sul post dovranno apparire i seguenti hashtag: #SafeHandChallenge e #SafeHands.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità chiede di far diventare questa campagna, una delle più virali. Loro stessi hanno pubblicato il video del direttore dell’organizzazione, il primo a partecipare alla sfida: Tedros Adhanom Ghebreyesus. Eccolo di seguito:
Insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, hanno più volte ribadito l’importanza del lavare le mani con acqua e sapone, per almeno 60 secondi.
Dall’inizio dell’isolamento, sono state diverse le challenger diffuse sul web, di ogni tipo e genere, pubblicate sia sul proprio profilo Facebook, che su quello Instagram, che hanno creato catene, taggando successive persone che a loro volta dovranno fare la stessa cosa.
Quindi, adesso L’Organizzazione Mondiale della Sanità richiede a tutto il mondo di dare il via alla sfida e di farla diventare virale.
Questa sfida, è un po’ come chiedere a tutti di unire le forze, per rispettare quanto richiesto nella battaglia contro questo mostro chiamato coronavirus.
È molto importante continuare ad uscire soltanto per situazioni di necessità, come per andare a comprare beni essenziali, andare in farmacia, per motivi di salute non per andare a lavorare. Se si hanno sintomi influenzali e febbre, bisogna chiamare il proprio medico di famiglia oppure i numeri di emergenza regionali, a disposizione di tutti. Non bisogna assolutamente andare al pronto soccorso.