Samarate, Nicolò Maja unico sopravvissuto alla strage di famiglia: tra pochi giorni tornerà a casa
Nicolò Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate, tra pochi giorni potrà tornare a casa
Una notizia bellissima è quella venuta fuori in queste ultime ore, Nicolò Maja unico sopravvissuto alla furia di suo padre, tra pochi giorni tornerà a casa. Ad annunciarlo sono stati gli stessi abitanti di Samarate, che hanno sempre sperato che per il ragazzo ci fosse un lieto fine.
Il 23enne, non si sa ancora come sia possibile, nella notte tra il 3 ed il 4 maggio è riuscito a fuggire giusto in tempo dai colpi inferti dal padre. Si trovava ricoverato in ospedale.
Fortunatamente, sin da subito ha mostrato molti miglioramenti ed ora è arrivata la bella notizia. Nessuno saprà mai se potrà ricordare ciò che è successo, ma la cosa certa, è che è riuscito a farcela.
In una foto pubblicata sui social, si può vedere il ragazzo seduto nella sua sedia a rotella, con un sorriso accennato. Vicino a lui il sindaco e dietro, come per proteggerlo, i suoi nonni materni.
Nicolò negli ultimi tempi ha passato anche qualche fine settimana a casa dei suoi nonni ed infatti, è proprio lì che tornerà a vivere. La data in cui verranno date le dimissioni non è ancora stata resa nota.
Samarate, il delitto a cui Nicolò Maja è riuscito a sfuggire
I fatti sono accaduti all’alba di mercoledì 4 maggio. Nella villetta che si trova a Samarate, in provincia di Varese. L’uomo in preda ad una furia, è rimasto sveglio a vagare per la casa per tutta la notte.
Alla fine, nella sua confessione, ha dichiarato che intorno alle 5.30 del mattino, con un martello ha messo fine prima alla vita di sua moglie Stefania, che dormiva sul divano.
Subito dopo ha messo fine alla vita di sua figlia Giulia, di 16 anni, che era nella sua stanza. Il medico legale dall’autopsia sulla mano della ragazza ha trovato una contusione, che sembra essere compatibile con un tentativo di difesa. Pare che lei fosse sveglia in quei strazianti minuti.
Dalle indagini degli inquirenti, è emerso che Alessandro Maja negli ultimi tempi era ossessionato dal denaro. Era convinto che i suoi familiari spendessero troppo e che quindi stavano per diventare poveri. L’uomo è in arresto da quello stesso giorno, ma non ha ancora spiegato agli agenti le motivazioni dietro il suo gesto così estremo.