Scomparsa Gaia Randazzo, per il tecnico incaricato dalla Procura, non ci sono dubbi: si è suicidata
La scoperta del tecnico incaricato dalla Procura dal telefono di Gaia Randazzo: per lui si sarebbe tolta la vita
Una svolta improvvisa è arrivata sul caso della scomparsa di Gaia Randazzo, la 20enne di cui si sono perse le tracce mentre era su un traghetto diretto in Sicilia. Il tecnico incaricato dalla Procura ha visionato alcuni video e le note trovate sul suo telefono.
Non ci sarebbero più dubbi per gli inquirenti su quello che è successo alla giovane ragazza, che nella sera tra il 10 e l’11 novembre, è sparita nel nulla.
Il tecnico incaricato dalla procura ha trovato dei video e dei messaggi che Gaia ha girato e scritto quella notte, in cui avrebbe espresso la sua volontà di togliersi la vita. Questa è la svolta che la famiglia non avrebbe mai voluto sentire.
Questo perché papà Rocco e mamma Angela, hanno sempre respinto questa possibilità. Per loro è davvero impossibile che sia potuta accadere una cosa del genere, perché sembrava stare bene. In una nota nel cellulare, scritta il 9 novembre, da ciò che riporta Palermo Today, c’era scritto:
È colpa di tutti e di nessuno allo stesso tempo, non importa alla fine tutti perderemo la vita. Non vi importa di me quando ero viva perché dovrebbe importare quando non ci sono più? Quindi niente scenate, le persone non mi vanno a genio, quindi…
I familiari non hanno mai creduto a questa ipotesi, infatti hanno sempre chiesto agli inquirenti di fare ulteriori indagini. Chiedono di fare degli accertamenti anche su alcuni passeggeri che erano a bordo della nave per quella tratta.
Il giallo della scomparsa di Gaia Randazzo
I fatti sono iniziati nella notte tra il 10 e l’11 novembre. Era partita da Genova con il fratellino più piccolo di 15 anni, per andare a Palermo da alcuni parenti.
I due avevano il posto assegnato su alcune poltrone al sesto piano. Il fratello nella notte, però, si è addormentato e solo quando si è svegliato alle 7 del mattino, ha scoperto che la sorella non era più vicino a lui.
In un primo momento ha provato a cercarla da solo. Però dopo aver trovato la sua felpa su una panchina al nono piano, ha chiesto aiuto al personale addetto. Le ricerche sono partite tempestivamente, ma ancora adesso nessuno ha avuto sue notizie.