“Scoperto dove sono andati” ora la coppia di sposi scomparsi per tre giorni rischia grosso
La Procura di Napoli indaga sulla scomparsa di una coppia di neosposi, Pietro Montanino e Maria Zaccaria, che dopo cinque giorni di assenza sono tornati senza fornire spiegazioni chiare.
Un caso di scomparsa che ha suscitato grande attenzione e preoccupazione è quello di Pietro Montanino e Maria Zaccaria, una giovane coppia di Cesa, in provincia di Caserta. Dopo aver lasciato i propri figli ai nonni, i due coniugi sono scomparsi per cinque giorni, portando i familiari a presentare una denuncia. Il loro ritorno ha sollevato interrogativi e ha dato avvio a un’inchiesta da parte della Procura di Napoli, che ora sta cercando di chiarire le circostanze che hanno portato all’allontanamento della coppia.
Il 29 ottobre, Pietro Montanino, 30 anni, e Maria Zaccaria, 28 anni, erano usciti di casa senza fornire dettagli alla famiglia. I genitori di Pietro, preoccupati per la situazione, hanno contattato le autorità dopo che il figlio non era rientrato. Il loro allontanamento è avvenuto solo pochi giorni dopo il matrimonio, celebrato il 25 ottobre. Gli inquirenti sono ora impegnati a comprendere i motivi che hanno spinto i due giovani a prendere una decisione così drastica.
Pietro Montanino e Maria Zaccaria sono tornati a casa
Dopo aver lasciato i figli in custodia ai nonni, Pietro Montanino ha lasciato la propria abitazione verso le 16:30 di quel giorno. Il giovane padre aveva affidato i bambini, un neonato di sette mesi e un altro di sette anni, alla cura dei nonni, prima di allontanarsi con la moglie. I due hanno comunicato ai familiari di dover svolgere alcune commissioni, ma non sono mai tornati. L’ultimo contatto avvenuto è stato quello tra Maria e la cognata, in cui la giovane chiedeva di recuperare il figlio maggiore da una partita di calcetto. Dopo quell’ultimo messaggio, Pietro ha spento il cellulare, mentre Maria lo aveva lasciato a casa.
Il ritorno della coppia avvenuto il 3 novembre ha suscitato grande curiosità. Pietro e Maria sono riapparsi a Cesa, dove hanno dichiarato di essersi allontanati volontariamente, senza fornire ulteriori dettagli. Nonostante le rassicurazioni, le motivazioni del loro comportamento rimangono oscure, e i familiari, inizialmente molto attivi nella ricerca, hanno adottato un profilo di riservatezza, lasciando spazio a speculazioni.
Il viaggio verso Milano
Le indagini condotte dai carabinieri di Frattamaggiore hanno svelato che la coppia era partita per Milano, dopo aver prelevato del denaro dalla propria abitazione. Secondo le ricostruzioni, i due hanno preso un treno regionale fino alla stazione di Napoli Centrale, e successivamente un treno ad alta velocità per Milano. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano i coniugi sereni, ma il loro viaggio ha generato una lunga assenza dal contesto familiare. Solo il 3 novembre, i due sono tornati a casa, rimanendo comunque evasivi riguardo ai motivi del loro allontanamento.
Le autorità continuano a raccogliere informazioni, cercando di chiarire la situazione. Nonostante il rientro, i coniugi non hanno fornito spiegazioni soddisfacenti agli inquirenti. Il comportamento riservato dei familiari ha suscitato ulteriori interrogativi, considerando la forte preoccupazione mostrata nei giorni precedenti.
L’ipotesi della ‘luna di miele’ senza i due figli
La Procura di Napoli ha informato che l’inchiesta è attiva e che, al momento, non ci sono accuse formali nei confronti della coppia. Tuttavia, il rischio di una contestazione di procurato allarme per i familiari è reale, dato che la denuncia di scomparsa ha innescato una serie di ricerche e ha creato un clima di preoccupazione nella comunità.
Al rientro, Maria Zaccaria ha pubblicato un messaggio sui social network, in cui affermava che non c’erano state violenze da parte del marito, un’affermazione che ha sollevato ulteriori interrogativi. Alcuni commenti sui social hanno suggerito che la coppia potrebbe aver approfittato di un’improvvisata fuga romantica, lontano dai figli. Questa possibilità ha spinto il sindaco di Cesa, Enzo Guida, ad avviare un’indagine attraverso i servizi sociali del Comune, per verificare eventuali responsabilità legate alla custodia dei minori.