Scopre un tumore inoperabile dopo il matrimonio, ma si salva grazie alla Fondazione Nadia Toffa: “Vorrei che mia storia fosse da sprone a chiunque si trovi così”
Scopre di avere un tumore inoperabile un mese dopo le nozze: oggi Antonella Guidi è salva grazie alla Onlus di Nadia Toffa
Era il settembre del 2019 quando Antonella Guidi, una donna allora 37enne di Pietramontecorvino, in provincia di Foggia, scopriva, un mese dopo le nozze, di avere un tumore al cervello inoperabile. Nonostante tutto lei non si è arresa e grazie all’aiuto della Fondazione Onlus dedicata a Nadia Toffa, ha trovato qualcuno in grado di aiutarla e di darle un futuro. Intervistata da La Repubblica, ha raccontato la sua commovente storia.
Passare dal sogno di vivere una vita felice e serena con il proprio marito, all’incubo di vederla sfuggire via, la vita. Questo è quello che ha vissuto nel 2019 Antonella Guidi, una donna allora 37enne originaria di Pietramontecorvino, un piccolo comune della provincia di Foggia.
Tutto, come racconta oggi in un’intervista rilasciata a La Repubblica, è iniziato a settembre di quell’anno, solo un mese dopo aver sposato suo marito. Vertigini e parestesia facciale che la spinsero a rivolgersi al suo medico curante, il quale le prescrisse una cura cortisonica che, ovviamente, non ha avuto effetto.
Successivamente si è rivolta all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove gli esami l’hanno messa davanti ad una verità devastante, un meningioma cerebrale inoperabile, poiché situato nel seno cavernoso, una zona impossibile da raggiungere.
In seguito alla diagnosi si è rivolta all’istituto neurologico Carlo Besta di Milano, dove i medici l’hanno sottoposta alla Cyberknife, una tecnica che prevede il bombardamento delle zone interessate con alte dosi di radiazioni:
Una terapia molto forte che mi ha fatto perdere la vista all’occhio destro e ridotto il campo visivo al sinistro. Ma che comunque non aveva risolto nulla.
La svolta nella lotta alla vita di Antonella Guidi
Nonostante tutto, Antonella non si è mai arresa. Non ha mai smesso di cercare una soluzione a quello che le stava succedendo e, con un altro tentativo, si è rivolta alla Fondazione Onlus di Nadia Toffa, la compianta giornalista de Le Iene scomparsa nel 2019 proprio per un tumore al cervello.
La Fondazione ha pubblicato un articolo online nel quale spiegava la situazione medica di Antonella, catturando l’attenzione del dottor Matteo De Notaris, che si è messo in contatto con lei e ha riacceso le sue speranze.
Il 9 gennaio di quest’anno sono andata da lui. Mi ha detto che l’intervento si poteva fare e mi ha messa in lista d’attesa per un intervento di microchirurgia endonasale e transorbitaria. Il 17 aprile scorso sono stata operata in anestesia totale con un intervento durato dieci ore.
Oggi Antonella non ha ancora sconfitto del tutto la malattia. Ha ancora dolori all’occhio e alla testa, ma le vertigini sono quasi del tutto scomparse e, soprattutto, vede davanti a lei un futuro. La 42enne ha deciso di raccontare la sua storia affinché chi la legga possa trovare coraggio in un momento in cui tutto sembra dare sconforto e portare verso un epilogo già deciso.
Non fermatevi alla prima diagnosi e alle porte chiuse. Non fatelo. Perché prima o poi qualcosa, come una telefonata, che cambia la vita arriva.