Sharon Verzeni, spunta un super testimone del delitto: era sul balcone quando è accaduto il tutto
Spunta un testimone che potrebbe aver assistito all'uccisione di Sharon Verzeni.
Il caso di Sharon Verzeni continua a far discutere e, a quanto pare, sarebbe stato individuato un super testimone che potrebbe aver visto qualcosa la sera dell’omicidio della donna. L’uomo non appare però predisposto alla collaborazione con le forze dell’ordine.
Nelle ultime ore è stata inoltre interrogata dai Carabinieri anche la madre di Sergio Ruocco, ovvero Maria Rosa Sabadini.
Interrogata la madre di Sergio Ruocco: la donna si è recata in caserma nella mattinata
Molte persone sono state sentite a proposito dell’omicidio della povera Sharon Verzeni. Tra le ultime Maria Rosa Sabadini, la madre del compagno di Sharon, Sergio Ruocco. La donna è stata convocata in caserma questa mattina in quanto persona informata sui fatti.
Pochi giorni fa, invece, sono stati interrogati dalle forze dell’ordine anche i fratelli della vittima e il cognato. Forse nei prossimi giorni anche il fidanzato della donna verrà riascoltato dalle autorità e questo diventerà per lui il terzo interrogatorio.
Purtroppo non siamo a conoscenza delle informazioni trapelate dall’interrogatorio con Maria Rosa, ma a quanto pare le cose non starebbero andando nel miglior verso possibile. Questo in riferimento alle indagini, in quanto sappiamo che la donna è stata colpita da quattro coltellate ma ci sono dei problemi in merito all’assenza del DNA dell’aggressore.
L’autopsia non ha chiarito nulla e nemmeno i vestiti e gli oggetti personali che la donna aveva con sé nel momento dell’omicidio. Le ferite non hanno permesso di capire se le stesse siano state inferte con la mano destra o con quella sinistra, elemento che avrebbe aiutato ulteriormente gli inquirenti.
Il super testimone appare reticente alla collaborazione
Questa non è l’unica novità in merito al caso di Sharon Verzeni. Si dice infatti che sia presente un super testimone, il quale potrebbe aver visto qualcosa in merito a quanto accaduto alla donna. Si tratta di un pregiudicato pugliese di circa 76 anni che risponde al nome di Antonio Laveneziana.
La sua abitazione è a circa 150 metri dal luogo del delitto e probabilmente in quell’attimo Antonio era sul balcone a fumare una sigaretta. Lui però ha negato ogni cosa, dichiarando di non ricordare quel dato momento in quanto molto probabilmente dormiva.
Purtroppo al momento la collaborazione con questa persona è esclusa, ma si spera che i vari filmati delle videocamere di sorveglianza possano portare all’identificazione di qualcuno che potrebbe aver assistito alla scena. Al momento la storia continua ad essere avvolta nel mistero più totale.