Si laurea nei corridoi dell’ospedale in cui è ricoverato il suo bambino: messaggio di gioia e speranza da una giovane mamma
Valeria Carannante si è laureata nei corridoi dell'ospedale Santobono di Napoli
Tutti in questo periodo storico stanno affrontando delle difficoltà per i motivi che tutti conosciamo, ma c’è anche chi ne deve affrontare più di una. Come Valeria Carannante, una giovane mamma di soli 23 anni, che sta assistendo il suo bambino di un anno e mezzo ricoverato in ospedale. Nonostante tutte le difficoltà, la ragazza ha trovato il tempo anche di laurearsi. E lo ha fatto direttamente dai corridoi della struttura ospedaliera.
La vicenda è accaduta a Napoli, precisamente nei corridoi dell’ospedale Santobono. Il bambino di Valeria si trova ricoverato da qualche giorno per ricevere le cure necessarie a farlo stare meglio.
Lei, da ottima mamma quale ha dimostrato di essere, non lo lascia solo nemmeno un secondo. E non lo ha lasciato solo nemmeno quando è arrivato il momento di compiere un passo importantissimo per la sua carriera, quello di laurearsi.
In accordo col personale ospedaliero, ha discusso la sua tesi in video conferenza, direttamente nei corridoi del Santobono.
Il post di Valeria Carannante per ringraziare i medici del Santobono
Una gioia incontenibile quella di Valeria Carannante, arrivata in un momento non proprio sereno per lei e per il suo bambino. Subito dopo l’annuncio del voto da parte del professore universitario, è stata la stessa Valeria a mostrarsi felice sul suo account Facebook.
Alle foto, che la ritraggono sorridente e con la sua corona d’alloro ben salda in testa, la giovane ha aggiunto delle parole di ringraziamento verso tutto il personale medico che ha mostrato tutta la sua vicinanza a lei e al suo bimbo.
Ringrazio tutto il team del reparto di nefrologia del santo bono, in primis per tutte le cure le attenzioni che stanno riservando al mio piccolo. Per la sincerità con cui mi hanno sempre parlato della condizione clinica di mio figlio e per il supporto che mi hanno dato nei giorni di terrore. Ringrazio il professor Pecoraro, un medico, un primario e un uomo straordinario che si è dedicato alla mia causa come se lo facesse per un figlio suo. Grazie dei fiori, dei palloncini e degli sguardi di affetto che hanno sostituito degli abbracci sinceri. Siete dei professionisti e delle persone straordinarie