Si reca dal dottore per fare un’ecografia in gravidanza e fa una terribile scoperta sulla sua bambina
Attraverso un normale esame di routine, una giovane donna di 23 anni della Louisiana scopre che la bimba che sta aspettando è affetta da un grosso tumore: teratoma sacro-coccigeo
Quella che avrebbe dovuto essere una normale e tranquilla ecografia di controllo, come si è soliti eseguire nel corso di una gravidanza, si è trasformata in una vera e propria sconvolgente scoperta per una giovane madre di appena 23 anni. La piccola presentava infatti un tumore fetale che si sviluppa alla base del coccige, l’ultimo osso della colonna vertebrale.
Una scoperta che ha ovviamente scioccato e sconvolto i genitori della bambina che fino a quel momento non avevano colto alcun tipo di segnale anomalo nel corso della gravidanza.
Il teratoma sacro-coccigeo: un tumore molto raro
Inizialmente, l’ecografia strutturale che solitamente viene eseguita intorno alla 20esima settimana di gestazione aveva rivelato un’anomalia nella struttura del feto, scambiata per spina bifida.
Un’ipotesi tramontata appena il giorno successivo l’esame, quando lo specialista ha dovuto riferire ai genitori della bambina, Kristin e Jacob Tyler, che purtroppo la loro figlia era affetta da un tumore raro: un teratoma sacro-coccigeo. Una condizione che ha costretto la coppia a rivolgersi al Texas Children’s Pavilion for Women di Houston, seguiti dal dottor Ahmed Nassr, specialista in medicina materno-fetale e chirurgo fetale.
Il medico ha spiegato ai genitori della piccola Adalida che il tumore di cui era affetta la loro bambina è molto raro, che nella maggioranza dei casi è benigno, ma che può comunque rappresentare un pericolo per le dimensioni notevoli che può raggiungere.
“Fondamentalmente, quando la massa tumorale è troppo estesa o eccessivamente vascolarizzata, il tumore ‘ruba’ flusso di sangue al bambino. Il cuore del bambino deve quindi lavorare molto duramente, il che può portare a insufficienza cardiaca”.
Le caratteristiche del teratoma sacro-coccigeo
Si tratta di un tumore fetale che si sviluppa alla base del coccige, ovvero l’ultimo osso della colonna vertebrale.
Più diffuso tra le bambine, il teratoma è di natura benigna e si distingue per le dimensioni davvero notevoli che può raggiungere rispetto alle proporzioni del feto.
Questo tumore, soprattutto nella sua fase iniziale, cresce senza provocare problemi o particolari sintomi al feto. Il problema insorge quando il tumore raggiunge dimensioni importanti ed è altamente vascolarizzato: in questo caso, potrebbe comportare problemi di insufficienza cardiaca.
Laddove possibile, si attende il termine della gravidanza per far nascere il bambino, monitorando costantemente la gestazione. In altri casi, può risultare necessario anticipare di qualche settimana il parto. Una volta nato, al piccolo vengono effettuati ulteriori accertamenti strumentali per valutare la presenza di eventuali complicanze. Nei giorni successivi, si procede ad operare il bambino per rimuovere chirurgicamente la massa tumorale.
La nascita di Adalida
La piccola Adalida è nata lo scorso 31 maggio alla 34esima settimana di gestazione con un parto cesareo. Il suo teratoma era grande 16 cm e pesava circa 2 kg, circa due terzi del suo peso corporeo.
Queste le parole dello specialista:
“Era un tumore grande, ecco perché eravamo così preoccupati. Le dimensioni del tumore erano un po’ più piccole di un’anguria, ma più grandi di quelle un melone cantalupo. Durante il parto era necessaria la massima attenzione. Dovevamo evitare qualsiasi trauma o rottura del tumore. Perché a volte, un tumore così grande, può rompersi e iniziare a sanguinare, e il bambino può stare molto male dopo il parto”.
L’operazione di asportazione della massa tumorale è fortunatamente perfettamente riuscita e, poco più di un mese dopo l’intervento, i genitori di Adalida hanno potuto portare la piccola a casa.