“Si vergogna molto!” Primo compleanno in carcere per Filippo Turetta: ecco cosa è emerso
Primo compleanno in carcere per Filippo Turetta: dicono che si vergogna molta e non sostiene lo sguardo con gli altri
Filippo Turetta dal momento della sua estradizione dalla Germania, si trova rinchiuso nella casa circondariale Montorio, di Verona. In tanti dicono che sta bene e che nonostante era in un momento in cui aveva bisogno di vigilanza, ora la situazione sembra essere sotto controllo.
Il 22enne reo confesso del delitto della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha anche la possibilità di giocare alla play station, che si trova in una zona comune del carcere.
Nella giornata di ieri, 18 dicembre il ragazzo ha festeggiato il suo compleanno ed ovviamente vista la paura che potesse compiere un gesto estremo, hanno scelto di tenerlo con un altro detenuto, che lo teneva sotto controllo.
Alcuni detenuti però, da quello che ha riportato radio carcere, hanno detto: “Chi lo ha incontrato ha detto che fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto!”
Al momento non è ancora chiaro se ha avuto o meno la possibilità di incontrare i suoi genitori, che fino ad ora ha visto solo una volta: lo scorso 3 dicembre. Hanno anche disposto per lui il trasferimento dal reparto di psichiatria, poiché non si reputa più un detenuto a rischio.
Il delitto di Giulia Cecchettin, commesso da Filippo Turetta
Il ragazzo di Torreglia, dopo aver messo fine alla vita della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è fuggito e gli agenti della polizia tedesca lo hanno fermato in autostrada, vicino a Lipsia. Era sulla corsia di emergenza ed era rimasto senza benzina.
La ragazza ha perso la vita la sera dello scorso 11 novembre, a causa dei circa 20 fendenti che Filippo le ha inferto, uno nella parte sinistra del collo, questo è ciò che è emerso dall’autopsia. Poco dopo ha nascosto il corpo in una zona boschiva che si trova vicino al lago di Barcis.
Da quel momento il giovane ha fatto perdere le sue tracce, fino all’arresto avvenuto in Germania. Pochi giorni fa è arrivata in Italia anche la sua auto, che dovrà essere analizzata per ricostruire ulteriori dettagli del delitto.