Silvio Barina morto a soli 55 anni mentre accudiva i genitori
Tragedia a Barbariga di Vigonza, Silvio Barina muore a soli 55 anni per un malore improvviso. A trovarlo senza vita, la sua anziana madre
Silvio Barina ha perso la vita, in modo improvviso, a soli 55 anni, mentre accudiva i suoi anziani genitori. La triste vicenda è accaduta a Barbariga di Vigonza, in provincia di Padova.
Nell’ultimo anno, Silvio Barina si era preso l’impegno di assistere, ogni giorno, la sua mamma e il suo papà e negli ultimi 15 giorni anche di notte. I due anziani signori non erano più in grado di badare a se stessi, soli nella loro abitazione.
Lo scorso venerdì, come ogni giorno, Silvio è andato a casa dei suoi, poi è tornato da sua moglie, con la quale era sposato da 26 anni ed hanno cenato insieme. Verso le 23:30, come la stessa donna ha raccontato al giornale Il Gazzettino, il 55enne è tornato a casa dei genitori, per metterli a letto.
Li ha sistemati, proprio come aveva fatto ogni sera per 15 giorni. Poi si è sistemato sul divano ed ha acceso la tv. Poco dopo, verso mezzanotte, la mamma lo ha chiamato. Aveva bisogno di lui in camera.
Lo ha chiamato e richiamato, ma il figlio non le rispondeva. Così, l’anziana donna si è alzata e lo ha raggiunto a quella poltrona, ma Silvio era già privo di vita. Un malore che lo ha compito all’improvviso. Aveva ancora il telecomando in mano.
Il racconto della moglie di Silvio Barina
In un’intervista con Il Gazzettino, la moglie Antonella Fantinato ha raccontato di non aver notato nulla di insolito quella sera nel marito, era il Silvio di sempre. Ecco le sue parole:
Venerdì sera abbiamo cenato insieme dopo che era stato a casa dei suoi genitori, in centro a Vigonza. Verso le 23.30 è tornato dai genitori per metterli a letto. Da un anno Silvio si era preso questo incarico che portava avanti con dedizione, costanza e impegno. Da circa quindici giorni i suoi genitori sono caduti e da soli faticano a stare in casa, e così Silvio dormiva da loro da due settimane.
Ogni giorno andava avanti e indietro tra casa nostra, il lavoro e la casa dei genitori. E venerdì ha fatto esattamente le stesse cose. Mi è sembrato tranquillo, come al solito, il Silvio di sempre. Verso mezzanotte la madre l’ha chiamato ripetutamente perché aveva bisogno che lui andasse in camera, ma non ha risposto. Allora si è alzata e l’ha trovato in poltrona ma era già morto.