Simone Benvenuti muore da solo in ospedale a 23 anni: la polemica della madre contro l’ospedale
"Finché era vivo non mi hanno fatto entrare, ma quando è morto si": tutta la rabbia della mamma di Simone Benvenuti, deceduto a soli 23 anni
Una vicenda tanto drammatica quanto assurda è capitata nei giorni scorsi a Firenze. Simone Benvenuti, di soli 23 anni, è morto all’ospedale San Giovanni di Dio a causa di una patologia che lo affliggeva fin da bambino. Ciò che ha fatto discutere più di tutto, però, è stato il fatto che i suoi genitori, nonostante le suppliche dei giorni precedenti al decesso del figlio, non hanno mai potuto fare ingresso nella camera d’ospedale.
A raccontare tutta la vicenda ci ha pensato la madre dello stesso Simone, visibilmente ancora scioccata e distrutta da quello che è successo.
Lo scorso 13 gennaio il 23enne è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze per effettuare i soliti controlli che gli erano necessari ogni tre mesi. Il giovane, infatti, soffriva di Piastrinopenia.
La madre ha raccontato che quella di andare in ospedale quando si sentiva male era una routine, tanto che portava sempre con se una borsa con i cambi. Questa volta, ha spiegato la signora, mancavano le ciabatte, così la donna è tornata a casa per prenderle. Ma al suo ritorno, il personale medico le ha impedito di entrare con il figlio ricoverato.
La morte improvvisa di Simone Benvenuti
Due giorni dopo, alle 4:30 del mattino del 16 gennaio, la madre di Simone Benvenuti ha ricevuto una chiamata dall’ospedale. I dottori avvisavano la madre del peggioramento delle condizioni del figlio e la esortavano a recarsi in ospedale. Ma quando la signora è arrivata, insieme ai suoi genitori, per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
Il dolore tremendo per la morte di Simone, è stato sovrastato anche dalla rabbia. Rabbia perché la signora, nonostante fosse vaccinata e disposta ad effettuare anche un tampone molecolare, non ha potuto restare affianco a suo figlio nelle ultime ore di vita. Tutto questo perché le norme anti Covid dell’ospedale non glielo permettevano.
Da vivo non ce l’hanno fatto vedere, ma quando era morto ci hanno fatto entrare nella sua stanza in cui c’erano anche altri due pazienti. È assurdo. Quando lo abbiamo fatto notare ai medici, hanno abbassato la testa e non ci hanno risposto.
Le parole del primario dell’ospedale
L’Asl Toscana Centro, tramite nota ufficiale, ha espresso le più sentite condoglianze alla famiglia, cercando anche di spiegare ciò che era successo.
Le regole anti Covid escludono la possibilità di visite, tranne per alcune deroghe: stato terminale o forte aggravamento, minori o persone con disabilità. Tutti casi non contemplabili con quello di Simone, perché, per quanto il sabato fosse stato sottoposto a ossigenoterapia, era comunque stabile. Alle 4,30 di domenica, invece, in maniera improvvisa e non prevedibile si è verificato un arresto cardio-respiratorio.
Il dottor Alberto Fortini, primario dell’ospedale, Si è detto dispiaciuti per quanto accaduto. Che vorrebbe tornare indietro, ma che non è possibile.
Siamo in una situazione di stress e non ci sono regole precise. Vanno interpretate al momento e non sempre si agisce in modo corretto. Ne prenderemo atto. Purtroppo dalle esperienze peggiori dobbiamo prendere esempio per fare meglio le volte successive.