“Sono lì dal 1 gennaio” alpinisti di 35 anni dispersi sull’Adamello: in azione elicottero e droni. Cosa sta succedendo

Riprendono oggi le ricerche degli alpinisti inglesi Samuel Harris e Aziz Ziriat dispersi sul gruppo dell'Adamello in Trentino, dopo una pausa dovuta a condizioni meteorologiche avverse.

Le ricerche degli alpinisti inglesi dispersi nel gruppo dell’Adamello, situato in Trentino, sono riprese con determinazione. Samuel Harris, di 35 anni, e Aziz Ziriat, di 36 anni, entrambi provenienti da Londra, hanno fatto perdere le tracce il primo gennaio 2025. Le operazioni di salvataggio erano state temporaneamente sospese il giorno precedente a causa dell’oscurità e delle avverse condizioni meteorologiche.

Ripresa delle ricerche

Nella mattina dell’8 gennaio 2025, i soccorritori hanno avviato nuovamente le ricerche dei due alpinisti. I dettagli delle operazioni prevedono l’intervento di un elicottero, che effettuerà un sorvolo aereo della zona primariamente interessata, che include l’area dal bivacco Malga Doasson al rifugio Trivena, passando per il Carè Alto e il Corno Vecchio, fino alla val di Breguzzo. È previsto anche l’utilizzo di droni da parte dei Vigili del fuoco, al fine di ottimizzare le operazioni di ricerca.

Oggi, i familiari di Harris e Ziriat giungeranno a Tione per seguire da vicino gli sviluppi delle ricerche, che sono coordinate dal Soccorso alpino della Guardia di finanza, dal Soccorso alpino e speleologico del Trentino, e dai Carabinieri. La collaborazione tra queste diverse organizzazioni è fondamentale per la riuscita dell’operazione di salvataggio.

Ultimo messaggio e situazione attuale

Samuel Harris e Aziz Ziriat si trovavano al bivacco Malga Dosson, localizzato nella val San Valentino, alla base della parete sud del Carè Alto. Il primo gennaio, intorno alle 14, hanno inviato l’ultimo messaggio a familiari e amici. Da quel momento, non hanno più dato notizie di sé, e i loro cellulari sono risultati irraggiungibili. La loro assenza ha destato preoccupazione, tanto che le famiglie hanno allertato le autorità non vedendoli arrivare a casa dopo aver programmato di prendere un volo da Verona per il rientro il 6 gennaio.

La mobilitazione sui social media da parte di amici e familiari è stata significativa, con appelli pubblici a chiunque avesse informazioni sui due giovani. Le foto di Harris e Ziriat sono state condivise ampiamente, incoraggiando chiunque li avesse visti a contattare le forze dell’ordine. Rebecca Dimmock, la fidanzata di Ziriat, ha rilasciato alcune dichiarazioni, sottolineando che entrambi sono escursionisti esperti e che avevano pianificato un’escursione per Capodanno, mirata a una disconnessione dalla vita quotidiana. La Dimmock ha anche evidenziato come non fosse insolito per loro non comunicare durante l’escursione, poiché avevano intenzione di trascorrere alcune notti immersi nella natura.

Supporto delle autorità

Un portavoce della polizia di Londra ha espresso la propria solidarietà alle famiglie di Ziriat e Harris, dichiarando che i pensieri della polizia sono con loro in questo difficile momento. Nonostante il caso si trovi al di fuori della giurisdizione della polizia londinese, è stata garantita la massima collaborazione con la NCA (National Crime Agency), l’Interpol e le squadre di soccorso alpino italiane. L’obiettivo è fornire supporto e risorse aggiuntive nella ricerca dei due alpinisti. La situazione rimane critica, e le speranze di ritrovarli sani e salvi continuano a guidare l’impegno delle autorità e dei soccorritori coinvolti nelle operazioni.