“Sono sceso da mia madre per…” Come Luca Ricci ha confessato l’omicidio dei genitori: emerso anche il movente del terribile gesto
L'uomo ha confessato tutto durante l'interrogatorio
Dopo un lungo ed estenuante interrogatorio, Luca Ricci, l’operaio cinquantenne ha confessato di aver ucciso i suoi anziani genitori nella loro casa di Fano. Le rivelazioni choc sarebbero arrivate prima o poi, grazie all’impegno delle Forze dell’Ordine. Alla fine, l’uomo è crollato e ha svelato tutto ciò che era successo in quella che, adesso, è diventata la “casa degli orrori”.
Davanti alla procuratrice Maria Letizia Fucci, il colpevole ha ricostruito durante il lunghissimo interrogatorio tutti gli eventi precedenti al duplice omicidio. Emerso anche un movente che avrebbe portato all’esplosione della follia omicida.
Il dramma ha avuto luogo nella notte tra domenica e lunedì. Luisa Marconi, di 70 anni, aveva chiamato il figlio, lui domiciliato al piano di sopra, perché si sentiva male. “Mia madre non stava bene, sono sceso a misurarle la pressione,” avrebbe raccontato Ricci. Erano circa le 2 di notte quando Luca Ricci è sceso nell’appartamento dei genitori. A un certo punto, in poco tempo, è partito un diverbio, e con la madre ha continuato a discutere riguardo a questioni finanziarie.
“Avevo bisogno di soldi, ma lei ha detto basta”, avrebbe rivelato all’interrogatorio. Dopo il rifiuto della madre, che comunque aveva già aiutato il figlio riuscendo a vendere la casa per coprirne i debiti, Ricci l’ha strangolata. L’uomo avrebbe utilizzato un cordino o un filo elettrico. A quel punto sarebbe stato il turno del padre, Giuseppe Ricci, di 75 anni.
Il cinquantenne, quindi, si è recato nella camera da letto con un martello, che i vigili del fuoco hanno poi ritrovato gettato in un pozzo nel giardino. Il padre, una volta svegliato dal figlio, ha tentato di difendersi, ma Ricci lo ha colpito ripetutamente alla testa. Non c’è stato nulla da fare per nessuno dei due, deceduti per precisa volontà del figlio. Dopo il delitto, l’uomo è tornato a casa sua, dove il figlio diciottenne dormiva, completamente ignaro della tragedia dei nonni.
Solo la mattina successiva, intorno alle 8, Ricci ha accompagnato il figlio a scuola ed è tornato a Fano. A quel punto ha tentato di sottrarsi alle proprie responsabilità e ha finto un evento drammatico a casa dei genitori. L’uomo, infatti, ha lanciato l’allarme sostenendo che i suoi genitori non rispondevano, preoccupato anche perché la porta era chiusa dall’interno.
I pompieri, arrivati sul posto, hanno trovato i corpi senza vita dei due anziani. Gli investigatori hanno subito deciso di interrogarlo. Inizialmente Ricci ha negato ogni coinvolgimento. Alla fine, però, durante un impegnativo interrogatorio, ha ceduto. “Sì, ho ucciso i miei genitori. Avevo altri debiti ma loro non volevano darmi più soldi,” ha confessato. Luca Ricci dovrà rispondere di duplice omicidio aggravato dalla crudeltà e dal legame di parentela.