“Sono stato io” Sparatoria tra giovani a Monreale, arriva la confessione: chi ha sparato

Salvatore Calvaruso, 19 anni, confessa di aver partecipato alla sparatoria di Monreale che ha causato tre morti. Le indagini proseguono per identificare i complici coinvolti

Un tragico evento ha scosso Monreale, comune della provincia di Palermo, dove una sparatoria ha portato alla morte di tre giovani. La violenza è esplosa in un contesto di apparente conflitto giovanile, lasciando dietro di sé feriti e un clima di angoscia tra i residenti. Salvatore Calvaruso, un giovane di 19 anni, si è dichiarato colpevole di essere uno dei responsabili della strage. Le autorità sono attualmente al lavoro per identificare i complici coinvolti in questo drammatico episodio.

Il killer di Monreale e il suo fermo

Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri del Comando provinciale di Palermo, hanno arrestato Salvatore Calvaruso, il presunto autore della sparatoria. Il fermo è stato emesso dalla Procura di Palermo a seguito di un’indagine che ha avuto inizio subito dopo l’accaduto. Calvaruso è accusato di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. La sua carriera criminale si presenta con alcuni piccoli precedenti, ma nulla di paragonabile alla violenza di cui è accusato in questa occasione. Attualmente, il giovane si trova presso il carcere Pagliarelli di Palermo, in attesa di ulteriori sviluppi legali e processuali.

Le circostanze della rissa

La sparatoria è stata preceduta da una rissa scatenata da motivi futili. Secondo le testimonianze, tutto è iniziato quando un gruppo di giovani, tra cui Salvatore Turdo e Andrea Miceli, ha redarguito il conducente di uno scooter per la sua guida spericolata in una zona affollata. Questo semplice rimprovero ha dato il via a una lite, che inizialmente si è svolta a colpi di caschi. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata quando sono state estratte armi da fuoco. I testimoni hanno riferito di aver udito tra i 18 e i 20 colpi sparati, trasformando una tranquilla serata in un incubo di violenza e paura.

Le condizioni dei feriti

Tra i feriti della sparatoria, vi è Nicolò Cangemi, un uomo di 33 anni che si trovava al bar con la fidanzata. Cangemi, estraneo alla rissa, ha tentato di intervenire per disarmare il giovane assalitore, ma è stato colpito a una gamba durante il tentativo. Il suo gesto coraggioso non è passato inosservato, ma ha avuto conseguenze dirette per la sua salute. Un altro ferito, un sedicenne, ha subito un colpo alla nuca, ma fortunatamente le sue condizioni sono considerate stabili e non in pericolo di vita. Questo episodio ha messo in evidenza non solo la brutalità della sparatoria, ma anche il rischio che corrono gli innocenti in situazioni di violenza urbana.

Gli inquirenti continuano a lavorare per chiarire tutti i dettagli dell’accaduto e per rintracciare i complici di Calvaruso, che si stima siano almeno quattro. La comunità di Monreale è scossa e si attende con ansia l’esito delle indagini, mentre le autorità cercano di garantire la sicurezza pubblica e prevenire future tragedie simili.